Alpinismo

Unterkircher, il fratello al campo base

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ISLAMABAD, Pakistan — Una candela per Karl e una targa in suo ricordo. Peter Unterkircher, fratello del noto alpinista gardenese, è arrivato questa settimana al campo base del Nanga Parbat. Un viaggio compiuto per porgere l’estremo saluto al fratello, scomparso un anno fa sulla parete Rakhiot e seppellito dai compagni in un crepaccio a circa 6.200 metri di quota.

Peter Unterkircher è arrivato martedì a Fairy Meadows e ha raggiunto il memorial costruito da Maurizio Gallo, Silvio Mondinelli, Walter Nones e Simon Kehrer un anno fa, dopo il fatale incidente del 15 luglio in cui morì Unterkircher.

"Sono al campo base, ho acceso una candela per Karl" è stato il messaggio che Peter ha inviato alla moglie di Karl, Silke Unterkircher, da sotto la parete che custodisce fra i suoi ghiacci il corpo dell’alpinista.

Unterkircher, infatti, caduto in un crepaccio mentre tentava di aprire una via nuova sulla parete inviolata, è stato seppellito lassù per espresso volere della moglie e per le estreme difficoltà che comunque avrebbe comportato un eventuale tentativo di recupero a quella quota.

Peter Unterkircher lascerà al campo base, presso il memorial, una targa in memoria di Karl preparata da Gerold Moroder, suo storico compagno di cordata. La vedete nella fotografia, appoggiata ad una genziana di porfido realizzata sempre da Moroder ed esposta nell’aiuola fiorita all’ingresso principale della Fiera di Bolzano. "Per quasi due mesi – dice Giorgio Gajer, vicepresidente della fiera e amico di Unterkircher – migliaia di visitatori che si sono recati alle nostre rassegne hanno potuto ammirare questa targa ed in molti, ne siamo convinti, hanno detto una preghiera in suo ricordo".

Sara Sottocornola

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