Alpinismo

Vanessa O’Brien è arrivata sui 6611m del K2

Lo so che i “Piero Angela” che ci seguono hanno fatto un “sobbalzone” e stanno già digitando sul loro smartphone: “ERRORE, il K2 è alto 8611, ignorante!”.

Chissà se almeno uno di loro (i 14 della vetta di ieri) è salito lassù senza ossigeno supplementare? Sarebbe consolante per la dignità di quel monte declassato a 6611 dall’uso (3 o 4 litri al minuto) del gas nobile e vitale per facilitare l’arrivo in vetta di un gruppo di lavoratori (normalmente appassionati, gli sherpa) e dei loro clienti (anche loro normalmente molto appassionati e motivati).

Un giovane collaboratore mi ha chiesto poco fa se si usa ossigeno anche di notte: certo, gli ho detto, basta che compri la bottiglia (te la portano su poi gli sherpa) e magari invece che tre litri al minuto, ne usi uno, tanto per riposare e dormire un po’ e in più risparmi.

Nulla di che, è vero: non si tratta di una questione di vita o di morte, ma semplicemente di etica, chiamiamola sportiva e di rispetto culturale delle montagne che si vogliono “conquistare”.

 

Foto @ Vanessa O’Brien

Tags

Articoli correlati

11 Commenti

  1. Ma davvero sono esattamente 2000m gli effetti del doping ossigeno? Mi interesserebbe davvero (se montagna.tv non lo ha già fatto) un approfondimento sulla questione. Sergio

    1. Non stiamo parlando di opinioni ma di fisica e fisiologia. Certamente nche loro. Ma la loro salita come tutti sanno, ha avuto qualche lato poco noto, nei litri erogati al minuto, nella capacità delle maschere di allora di convogliare l’ossigeno, miscelato con aria, nei polmoni e infine, sulla durata complessiva dele bombole che a detta dei saggi del CAI che hanno indagato, sarebbero finite in vetta. Ma le variabili erano atle da far considerare l’affermazione dei saggi una forte probabilità più che una certezza. E poi c’era lo svantaggio del mettersi in spalla 16kg di peso, una follia. Infine la discesa senza ossigeno, visto che era finito. Un’impresona comunque.

  2. Sinceramente mi pare eccessivo evocare (malamente) l’etica sportiva per criticare chi sale oltre gli ottomila utilizzando l’ossigeno (che facciamo, non sale più nessuno?), a meno che non ci siano alpinisti di serie A ed alpinisti di serie B.

      1. Signor Da Polenza, con tutto il rispetto per lei e per tutti gli altri bravi alpinisti che sono riusciti a salire il K2 senza ossigeno, devo dire che questo titolo su Montagna TV mi ha un po sorpreso…..sembra un po un accanimento specifico contro la signora O’Brien. Dopo tutto, la maggioranza di chi sale in cima dispone dell’ ossigeno. Siamo d’accordo, etica, fisiologia rispetto , e tutto cio, solo mi domando…. perche ‘ solo ora , per questa persona in particolare ? Saluti.

        1. Non è vietato salire le montagne con l’uso dell’ossigeno supplemetare. Chi lo vuol fare lo può fare per suo piacere , divertimento, soddisfazione. Ma se parliamo di alpinismo e di valore degli alpinisti e della loro prestazione atlestica, sportiva, allora un differenza tra chi usa ossigeno e chi no c^è ed è grande. E’ come se un ciclista o molti ciclisti corressero il Giro d?italia con una ebike e arrivando a fine tappa per primi pretendessero di essere loro i vincitori.
          Vanessa O’Bbrien è un ottima alpinista, non c’è alcun dubbio,è una grande comunicatrice che forse non sempre dice chiaramente di aver corso il Giro d’Italia in ebike. Ma non è sola, ha ragione.Tanto per ricordarlo , quella del dire se si usa o no l’ossigeno supplementare è una posizione che ho sempre sostenuto; personalmente penso che un alpinista se non ce la fa senza ossigeno dovrebbe rinunciare. Ma è solo una mia personale idea. Invece penso che una forte come Vanessa potrebbe, per quel che sappiamo, farcela a salire il K2 senza ossigeno.

  3. Non sarebbe più utile, invece di criticare (magari a ragione) le salite “commerciali”, se i siti di news come voi iniziassero a non citare più le vette raggiunte con l’uso di ossigeno? Date la notizia solo quando la vetta è raggiunta da un alpinista “oxygen free”!!!!

  4. Dopo Messner e Habeler nel 78 sull’Everest, una montagna salita con la bombola non ha valore sportivo. Ottima salita per chi la porta a termine, ma il valore pubblico non esiste.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close