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Annovazzi: non mi hanno abbandonato, ognuno era per conto proprio

Avevamo scritto martedì della vicenda di Valerio Annovazzi, alpinista bergamasco, salvato da Alberto Iñurrategi, Juan Vallejo e Mikel Zabalza sul GII, dopo che, raggiunta la vetta, era rimasto a campo 3. Nel raccontarvi la vicenda vi avevamo riportato quanto dichiarato dai tre baschi sui media spagnoli, El Pais, e sulla loro pagina Facebook.

Ieri sera siamo riusciti a parlare telefonicamente con Annovazzi per farci spiegare cosa realmente è successo sul Gasherbrum II.

“Adesso va bene” ci rassicura Valerio, che aggiunge: “Quello che però mi ha dato fastidio è che si sia scritto che sono stato abbandonato dal gruppo: io non sono stato abbandonato da nessuno. Ho fatto la vetta assieme a degli altri che erano con la Lela (l’agenzia Lela expedition, n.d.r.), ma ognuno era per conto proprio”.

Valerio tiene anche a sottolineare che non è stato male. Perché non è sceso da campo 3 con gli alpinisti che erano con lui in vetta? “Dopo la vetta siamo tornati a campo 3, erano più o meno le 5 di sera. La mattina mi sono attardato e quando mi sono svegliato gli altri erano già partiti, non so quanto prima, e sono rimasto lì, da solo, ma non sono stato abbandonato – ci tiene a ripetere, ed aggiunge – poi, quando ho deciso di tirarmi su, è arrivato il maltempo e sono stato bloccato tre giorni a 7000 metri senza mangiare e bere. Ho provato a scendere quando vedevo delle schiarite, ma non ce la facevo, non avevo più le forze, anche perché per raggiungere campo 2 è ripido”.

“Non voglio che venga incolpato nessuno – sottolinea Annovazzi, che nuovamente aggiunge – non eravamo un gruppo per fare la vetta assieme. Non eravamo una spedizione, eravamo diversi alpinisti di diverse nazionalità. Non abbiamo nemmeno il campo base in comune”. Quindi non è nella spedizione commerciale internazionale dell’agenzia pakistana Lela Expedition? “Si, della Lela sì – ma spiega – non siamo una spedizione, ognuno è da solo”.

Aggiunge: “Voglio ringraziare i tre baschi che sono venuti a prendermi a campo 3. Quando sono arrivati su mi hanno dato acqua e sali e mi sono ripreso e siamo scesi a campo 2 – conclude Valerio – devo essere sincero, dopo tre giorni, non sarei riuscito a scendere da solo”. 

 

Nella foto in alto, Valerio Annovazzi nel 2016 al Manaslu @ Valerio Annovazzi

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