Alpinismo

Iñurrategi, Vallejo e Zabalza tornano a casa. La traversata dei Gasherbrum “non s’ha da fare”

Anche quest’anno il sogno della traversata de Gasherbrum di Alberto Iñurrategi, Juan Vallejo e Mikel Zabalza è da rimandare. 

Un primo tentativo si salita lunga il GI era cominciato il 9 luglio, ma il vento e la neve li avevano respinti a campo base. Attesa la nuova finestra di bel tempo, il trio basco aveva quindi cominciato nuovamente a salire il 19 luglio, il piano di arrivare in vetta lungo la Messner-Habeler del 1975 sul versante ovest e poi salire al GII attraverso la via polacca aperta nel 1983 da Kukuczka-Kurtyka. Il 20 luglio i tre fuoriclasse avevano deciso di cambiare i piani: il persistere del cattivo tempo sul GI con accumuli di neve ventata li aveva portati a decidere di tentare la traversata ai Gasherbrum al contrario rispetto quanto pianificato, sperando nella condizioni miglio di GII. 

Speranza vana, la salita, secondo quanto riportato dal team, si è rivelata impossibile a causa dal vento costringendo Iñurrategi, Vallejo e Zabalza ad una rischiosa discesa per ritirarsi al sicuro campo base. Nonostante il meteo potrebbe migliorare nei prossimi giorni, il trio basco fa sapere che la spedizione è conclusa. 

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3 Commenti

  1. Bravi, gli alpinisti di questo calibro non prendono rischi inutili. Quest’anno, purtroppo, gia abbiamo avuto delle perdite ENORMI……meglio non rischiare.

  2. In due anni due fallimenti consecutivi sullo stesso progetto e parliamo di alpinisti contemporanei importanti; tuttavia, se consideriamo che Kurtyka e Kukuzcka aprirono due vie nuove rispettivamente sul G1 e G2 in una unica stagione e Messner e Kammerlander fecero la traversata G1 e G2 al primo colpo, pur dando per buone le variabili quali il cambio delle condizioni climatiche e la minore accettazione dei margini del rischio, non posso non concludere che l’himalysmo di oggi e gli himalaisti odierni non sono lontanamente paragonabili a quelli del passato.

  3. Vivo in Spagna. El Pais pubblica oggi un articolo in prima pagina (web) in cui dice che i tre scalatori in questione, seppur non hanno completato la loro missione, hanno riscattato a 7100 l’Alpinista Italiano Valerio Annovazzi, il quale era stato lasciato indietro dalla spedizione commerciale di cui faceva parte. Per curiosità stavo verificando se il riscatto era riportato anche dalla stampa italiana, e non senza difficoltà l’unico articolo che ho trovato sull’argomento è questo.
    Riportando la notizia perché gli arrivi riconoscimento anche da parte nostra, sembra che se lo meritano

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