Alpinismo

Hans Kammerlander, invernale al Manaslu

Tornerà in Himalaya per regolare il conto aperto con il Manaslu. Partirà in autunno e salirà in inverno, non vuole però registrare nella storia una sua invernale, ma soltanto scalare senza troppa gente attorno e quella è di certo la stagione migliore per essere in pochi sulla montagna, seppur  nella consapevolezza che farà più freddo.

Photo @ kammerlander.com

Il conto aperto con il Manaslu non è soltanto quello di un mancato successo, magari, ma sono le vite spezzate di due amici, Karl Grossrubatscher e Friedl Mutschlechner, che, nel 1991 durante una spedizione proprio per salire la montagna dello spirito, lo hanno fermato.

Hans, con il tempo lungo delle montagne che mutano rimanendo uguali e potenti, ritorna ora sugli 8000 metri, all’età di 60 anni e dopo 15 di assenza. Lo fa in inverno e questo non è irrilevante per dare valore alla sua sfida alpinistica e umana.

Del resto il compagno di Reinhold Messner per sette spedizioni aveva però visto nell’immaginario collettivo il grande primo attore offuscare in parte la sua professionalità sulle montagne: nel 1998 con Konrad Auer aveva salito il Kangchenjunga dal quale era sceso con gli sci dai 7500 metri, nel 2001 era al K2 con Jean Christophe Lafaille, scendendo poi con gli sci per un lungo tratto; nel 2007 con Karl Unterkircher tracciava una nuova via sul Jasemba, in Nepal, per citare solo le più recenti.

Kammerlander e Messner in vetta al Cho Oyu.

Quel che però davvero conta è che uno dei più forti alpinisti, che ha salito dall’inizio degli anni ‘80 quasi tutti gli ottomila, con vie nuove, solitarie, record (come sull’Everest) e performance alpinistiche di eccellenza, con grande umiltà e qualche trepidazione, torna ora sugli 8000.

Un alpinista di grande talento, coraggioso, anche nella scelta di un alpinismo di valore. Alla faccia di chi diceva che certe imprese erano adatte solo a “vecchi” alpinisti quarantenni. Qui siamo negli over sessanta e con che qualità.

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4 Commenti

  1. “con il tempo lungo delle montagne che mutano rimanendo uguali e potenti”
    È proprio così, Sig. Da Polenza.

    Un sincero in bocca al lupo ad un grande scalatore.

    Filippo

  2. …un grande alpinista, grandi imprese, purtroppo con una spiacevole disavventura mai del tutto chiarita nel 2013 e riportata con amarezza nei quotidiani locali…

    1. ciao.e un puro caso che leggo questa disinformazione.mi domando spesso perche riportare notizie false.TOTALMENTE FALSE.ma dico io, usate le dita, cercate su internet ma non scrivete cassate.lo sfortunato Hans ma consapevole di avere bevuto troppo come poi ha ammesso con il patteggiamento , dato che piu analisi cliniche in piu ore conseguenti, dimostrarono un tasso alcolico di svariate volte piu elevato del minimo prestabilito.quando una persona decide il patteggiamento ammette la colpevolezza usufruendo dei benefici a cui spetta per legge ad un incensurato. un elevato risarcimento assicurativo e personale da parte di Hans non lo hanno risparmiato dai demoni di avere contribuito in larghissima parte a mandare al creatore un ragazzo ventenne.Hans Kammerlander e una pasta d’uomo.una brava e generosa persona. altruista.ma con la nuova legge sull’omicidio stradale, sfortunamente lo avrebbe portato in stato di detenzione.anche patteggiando.il mio e un commento informativo.non giudico l’atto in se stesso. abbiamo tutti dei demoni.il manaslu e costato sofferenza interiore ad Hans Kammerlander.e dispiace a tutto il mondo alpinistico.tanta sfortuna questa ha avuto Kammerlander di acereto.

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