Alpinismo

Kilian Jornet vs Hans Kamerlander

Kilian Jornet sta preparando cuore, mente e attrezzatura per ritentare il record di velocità della salita dell’Everest da nord senza ossigeno. I rumor dal versante tibetano dicono che partirà questa notte dal campo base avanzato, non più dal monastero di Rongbuk.

Già il ritornare in vetta dopo pochi giorni dall’averci impiegato 26 ore è, per coloro che conoscono l’Himalaya, un qualcosa di umanamente formidabile. Non parlo di alpinismo, ma di sforzo psico-fisico, del convincimento e della voglia di riprovarci. Devi avere in corpo una motivazione e una passione enorme, delle gambe e polmoni di carbonio.

Eppure Kilian Jornet è un uomo in carne, ossa e pensiero.

Ma sorprende e affascina anche pensare a quell’essere incredibile, simpatico, straordinariamente umano, forte e determinato come alpinista, talvolta sfortunato, che è Hans Kamerlander, classe 1956. Si perché Hans ci riporta a un tempo ormai lontano dell’alpinismo, ma che aveva prodotto prestazioni di eccezionale valore sportivo che il moderno fenomeno Kilian vuole eguagliare e battere: le 16h45′ di Hans Kammerlander nel 1996 o le 16h42′ di Christian Stangl, austriaco, nel 2006, 10 anni dopo.

La sfida a distanza è certamente caratterizzata da una forte connotazione sportiva: tempi, punti di partenza ed arrivo ne sono i chiari elementi distintivi.

Quel che stupisce è che personaggi “storici” (mi perdoni Hans) e le loro prestazioni siano state per così tanto tempo quasi ignorate, non riconosciute dal grande pubblico come patrimonio sportivo loro e dell’alpinismo. Questa triste mancanza di memoria va imputata a quel mondo che continua a dire che regole, tempi e confronti non si confanno allo spirito delle montagne.

Hans fu compagno del grande Messner nella salita dei suoi ultimi ottomila che lo portarono ad essere il primo uomo ad averli raggiunti tutti e quattordici, senza ossigeno. Forse per questo, e probabilmente per un’innata ritrosia mediatica, aveva rinunciato a “esporre” in vetrina i suoi grandi risultati. E noi, forse, ci siamo ingiustamente distratti.

Forza Kilian, la tua voglia di record ci fa riscoprire grandi atleti e alpinisti e questo è bello, se poi ritoccherai il record brinderemo.

Tags

Articoli correlati

2 Commenti

  1. Scusate ma il PC fa le bizze.
    Volevo scrivere che allora queste performance le facevi perché ti venivano così, stavi bene e andavi; adesso si fanno per fare il record e la differenza per me è sostanziale

  2. Vanno considerate le difficoltà tecniche e Boivin, Batard, Cesen non sarebbero mai battibili da Kilian Jornet atleta super ma non alpinista vero capace di salire dove si scala. Per non parlare delle traversate di Honnold e Caldwell in Patagonia, Lama in Alaska e Honnold e Haley al Torre. altro universo rispetto a queste salite ne conviene? Honnold e Caldwell hanno corso in conserva sul VII+ sulla via di Casarotto qua si cammina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close