Alpinismo

Latok: sul soccorso l'incubo dei ritardi

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ISLAMABAD, Pakistan — I ritardi burocratici. E’ questo l’incubo degli uomini impegnati nella missione di salvataggio dell’alpinista spagnolo Oscar Perez. Quegli inceppamenti delle procedure che potrebbero ritardare anche di poche ore la spedizione, vanificando il tentativo disperato di salvare un uomo che da 8 giorni si trova bloccato, con una gamba rotta e un braccio immobilizzato, a 6300 metri d’altezza sul muro del Latok II.

L’ambasciata spagnola in Pakistan è impegnata a supportare l’operazione di soccorso partita dall’Europa e ha inviato un suo addetto a Skardu, direttamente sul posto, per effettuare tutte le procedure necessarie alla riuscita dell’operazione.

Il Capo di Stato maggiore dell’esercito pakistano ha già dato ordine alla sezione elicotteri della Skari Aviation di Skardu di trasportare il più vicino possibile al muro altri due alpinisti che stanno provando a portare soccorso. Ma soprattutto, l’ordine è stato di dare il via a una ricognizione aerea per cercare Perez e fare in modo che lo stesso alpinista si senta cercato.

"Eppure, nonostante il tempo sia bello, il programma non è ancora stato completato", ha riferito lo staff spagnolo al sito explorersweb.com. Secondo quanto trapelato, la ricognizione non avrebbe ancora avuto luogo. Mentre i due elicotteri sono decollati e avrebbero depositato sul ghiacciaio Biafo, versante sud della montagna, 215 kilogrammi di cibo e attrezzature, ma a 8 chilometri dal luogo prestabilito.

I militari sostengono che quello sia l’unico luogo utile, dal momento che il resto della zona è molto crepacciato. Alvaro Novellón and Fabricio Zangrilli sono già stati portati sul versante sud per raggiungere il prima possibile il muro e portare aiuto a Perez. Ma i materiali sono stati lasciati a due ore di trekking da loro. La speranza è che un nuovo volo porti il resto delle attrezzature.

Per ora non ci sono notizie da Perez. L’ultimo contatto risale a sabato scorso. L’alpinista non è in grado di comunicare. La spedizione di salvataggio in arrivo dalla Spagna, in ogni caso, è intenzionata a raggiungerlo ed assisterlo nella discesa lungo una via mai provata prima e priva di corde fisse. Una seconda opzione, altrettanto rischiosa, prevede la rimozione di Perez con un elicottero, ma i rischi su quel muro sarebbero altissimi, sostengono i militari.

WP

Nella foto explrersweb.com, da sinistra Alvaro Novellon, poi il cuoco della spedizione, e lo sfortunato Oscar Perez

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