Alpinismo

Latok: spedizione di salvataggio parte dalla Spagna per trovare Perez

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ISLAMABAD, Pakistan — L’impresa è di quelle disperate. Tuttavia la tenteranno lo stesso. Cinque alpinisti spagnoli sono partiti in queste ore dall’Europa alla volta delle montagne pakistane per cercare di salvare un alpinista iberico che si trova bloccato dal 6 agosto scorso a 6300 metri d’altezza sul versante Nord-Ovest del Latok.

L’alpinista in difficoltà è Oscar Javere Perez, 28 anni. L’uomo ha tentato di scalare la montagna di 7145 metri che comprende diverse cime, nella catena del Panmah Muztag (Karakorum centrale). Ma durante la salita ha subito un incidente e una frattura agli arti che gli impedisce di compiere qualunque movimento. Il suo compagno di scalata Alvaro Novellan, dopo aver tentato un primo soccorso, ha deciso di lanciare l’allarme.

L’ultimo contatto con l’alpinista risale a sabato scorso. Lo spagnolo, secondo le ultime notizie, è bloccato a campo 3 ormai da 6 giorni. Ridotte a un lumicino le speranze di trovarlo ancora in vita. Ma tanto è bastato perchè dalla Spagna si muovessero cinque alpinisti per una spedizione di soccorso al connazionale.

Della squadra di soccorritori, organizzata dal Club alpino spagnolo, fanno parte: Daniel Ascaso Martorell, Simon Elias Barosoain, Jorge Corominas Garcia, Jordi Toras Robert, Janatan Larranaga Endemano. I cinque sono in volo per il Pakistan dove arriveranno nelle prossime ore e dopo l’avvicinamento, prendendo rischi enormi, tenteranno di raggiungere il connazionale. 

Ieri un elicottero dell’esercito pakistano ha lanciato una sortita verso lo sfortunato alpinista. Ma stando a quanto reso noto dai militari un tentativo di recupero col velivolo sarà possibile solo se l’iberico riuscirà a scendere a quote più basse. Soltanto nel 2005, sul Nanga Parbat, un elicottero pakistano riuscì ad effettuare un recupero a quella quota: fu lo storico soccorso di Tomaz Humar.

Intanto due alpinisti americani sono arrivati al campo base della montagna e cercheranno di avvicinarsi alla parete e di attrezzarla con corde fisse per assicurare la discesa. Uno di loro è Fabrizio Zangrilli, che ha appena lasciato il campo base del K2 dove ha effettuato due tentativi di vetta, entrambi falliti.

Nel frattempo anche il compagno Alvaro Novellan e un altro alpinista stanno provando a raggiungere lo spagnolo in difficoltà. Ma stando alle previsioni del Club alpino iberico per arrivare lassù ci vorranno almeno due giorni. Mentre gli alpinisti in arrivo dalla Spagna raggiungeranno il campo base solo giovedì.  A dar supporto alle operazioni anche Sebastian Alvàro, direttore del programma Al Filo de lo Imposible, che per caso si trova in Pakistan in questi giorni.

A questo punto, la corsa è contro il tempo. Mentre in Italia ci sono alpinisti che in passato si sono detti contrari alle spedizioni di soccorso, è molto significativo che dalla Spagna sia partita un’operazione di salvataggio che – a memoria d’uomo – ha ben pochi precedenti, forse uno solo.

Pur con speranze praticamente ridotte a zero, il gruppo di alpinisti spagnoli tenterà lo stesso di raggiungere il connazionale, mentre dalla stampa iberica non si è alzata la benchè minima critica all’operazione, pur disperata.
 

WP

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