Alpinismo

Simone Tamara e la Kanchenjunga Skyline a fumetti

“Il fumetto m’attizza. Non ci si capisce quasi nulla, ma fa un figo esagerato”. Giovanni arrampica con i muscoli e con il cervello, tesi entrambi nella ricerca di improbabili, per quasi tutti gli altri, equilibri nell’aria, rimanendo incollato alla roccia solo attraverso esigui punti di contatto.

Il fumetto dal Kanchenjunga di Simone Moro e Tamara Lunger lo diverte veramente. Certo non è facile capire l’aria e il vento, la qualità della neve, la densità della fatica dai segni della matita del fumettista che già interpreta. Però la fantasia può sbizzarrirsi, creare essa stessa una realtà parallela, come quando da ragazzo leggeva Tex Willer e s’immaginava lui stesso un eroe della giustizia e protettore degli indiani, ma anche Paperino non era male.

Mentre mi racconta queste cose, Giovanni sorride, si frega le mani dure ed aggiunge solo che la voce di Simone, mentre commenta il fumetto e racconta la storia, gli pare un poco sommessa e roca. Forse a sottolineare il momento cruciale, penso io maliziosamente. La voce di Tamara invece è squillante.

Gran bella invenzione questa di Simone, facilitata certamente dalla passione per il racconto che lo ha caratterizzato fin dalla giovane età. Un’invenzione che lo colloca tra gli innovatori dell’informazione alpinistica e del marketing sportivo d’alta quota.

L’avesse adottata prima avremmo dato libero sfogo alla nostra fantasia sovrapponendola alla realtà delle montagne e delle imprese annunciate e realizzate e ci saremmo risparmiati anni di valutazioni tecniche, di improbabili e maliziosi commenti.

Ora però torniamo al Kanchenjunga: la spedizione si chiama “Kanchenjunga Skyline” e Simone con un bel disegno ha tracciato delle linee sulla montagna e noi ci si aspetta che quelle segua, fino in fondo, se possibile. Ha anche suggerito delle modalità operative (le regole in alpinismo sono vietate) che seguirà certamente. Qualche commento malevolo per la verità, nonostante il fumetto, si è già levato riguardo al non esiguo numero di metri, pare 2400, di corda predisposto per attrezzare il primo tratto della montagna che lui e Tamara affronteranno, per poi dirigersi verso lo Yalung Kang, 8505 m (la prima delle 4 cime che dovranno sormontare per portare a termine la loro impresa). Le prime giornate di lavoro, nonostante il tempo incerto, pare siano state proficue e due campi sono stati attrezzati. Il primo a 6100 e il secondo a 6300m. Vicini? Vero, dice Simone che commenta il fumetto a voce (e non resiste e ci mette anche un paio di righe scritte). Segno che la volontà è forte, ma che la carne deve ancora acclimatarsi un po’. Anche il tempo pare essere capriccioso, ma, come Tamara insegna, la fede e la speranza fanno miracoli. E non scherza per nulla. 

Dunque, ci si rivede alla prossima uscita in edicola di Tex Moro…

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