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Everest, da “Circo” a “Disco”

Ci eravamo abituati al fatto che la stagione alpinistica al tetto del mondo fosse divenuta il “Circus Everest” e credevamo di averle viste un po’ tutte ai piedi della Dea Madre, ma evidentemente ci sbagliavamo.

Questa mattina il Circo Everest si è trasformato in Disco Everest. Ad alleviare le fatiche dei primi alpinisti arrivati al campo base e degli sherpa impegnati ad attrezzare la via, ci ha pensato Paul Oakenfold, tra i più famosi e pagati DJ, che questa mattina ha portato la musica elettronica ai piedi del tetto del mondo dando vita ad un vero e proprio dj-set su un palchetto di pietre decorato dalle colorate bandierine di preghiera tibetane.

Ad assistere all’esibizione gli alpinisti e qualche perplesso sherpa. Un vero e proprio party, trasmesso live sulla pagina Facebook di Oakenfold, che riprende il tutto, compreso qualcuno che beve birra dagli scarponi.

“Vorrei una discoteca labirinto, bianca senza luci colorate, grande un centinaio di chilometri” cantavano i Subsonica assieme ai Bluvertigo in tempi non sospetti.

Il ricavato sarà devoluto vittime del terremoto in Nepal del 2015.

 

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