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Sulla rotta dei Finnmenn in kayak

Olly Hicks e George Bullard si sono chiesti cosa dovettero passare i Finnmen, gli Inuit della Scozia del Nord , quando secoli fa remarono lungo tutte le 1.200 miglia che dividono la Groenlandia dalla Scozia. Da lì all’avventura che li ha riportati a percorrere la stessa rotta il passo è stato brevissimo.

L’itinerario prevedeva la partenza dalla costa orientale della Groenlandia verso l’Islanda, costeggiarla, al largo delle isole Faroe, trascorrere due settimane a casa, ritornare alle isole Faroe, dirigersi a sud verso la Scozia, trascorrere una settimana sull’isola disabitata di North Rona e raggiungere infine Durness, in Scozia. Un tragitto simile significava pagaiare tra gli iceberg e condizioni meteorologiche veramente avverse, sostare su pescherecci e isole deserte quando le condizioni l’avessero reso l’unica soluzione per sopravvivere, remare giorno e notte anche contro correnti avverse e fronteggiare la fame e le allucinazioni.

Dopo aver iniziato a pianificare l’avventura con Patrick Winston, quando quest’ultimo si è tirato indietro, Hicks si è ritrovato da solo. È stato a quel punto che ha incontrato Bullard e, un paio di mesi dopo, erano pronti a partire. Dopo esser partiti dal pack della Groenlandia durante l’estate dell’emisfero settentrionale, hanno raggiunto la loro prima tappa dopo 42 ore; sarebbe stato il più veloce e semplice passaggio che avrebbero percorso visto che tutte le successive tratte sono state caratterizzate da un meteo fortemente avverso e mutevole, impedendo di programmare al meglio gli spostamenti. Hicks ha così spiegato: “Siamo stati tormentati dal cattivo tempo. Avevamo tre diverse fonti meteo: là fuori sei molto vulnerabile alle raffiche. Ti senti piccolo ma ci si abitua, nessuno ti può vedere ma la tua prospettiva cambia. Però i livelli di paura aumentano quando è previsto il maltempo e il mare peggiora. A quel punto ti rendi conto del poco controllo che hai”.

Bullard ha poi aggiunto che dopo 15-17 ore in mare è capitato anche di avere allucinazioni dalle Isole Faroe alla Scozia: “Eravamo così stanchi che avevamo iniziato a vedere luci, barche e alberi che non esistevano. Abbiamo sentito voci di donne sulle scogliere. Una notte un delfino ha nuotato accanto a noi e abbiamo pensato che fosse una burrasca o un’onda anomala”.

 

Fonte: redbull.com

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