Cade in crepaccio, salvato dal Blackberry
ZERMATT, Svizzera — Senza quel telefonino in tasca, probabilmente sarebbe stato spacciato. E’ stato il misero centimetro di spessore di un Blackberry a salvare la vita di uno sciatore che ieri, mentre attraversava un ghiacciaio sul versante svizzero del Monte Rosa, è precipitato in un crepaccio. Dopo trenta metri di volo, l’uomo è rimasto incastrato tra due spuntoni di ghiaccio all’altezza del petto: il telefonino, nella tasca della giacca, gli ha permesso di rimanere in quella precaria posizione fino all’arrivo dei soccorsi.
Lo sciatore è precipitato nella gola di ghiaccio per alcune decine di metri, sbattendo violentemente il viso e le gambe contro le pareti prima di arrestarsi miracolosamente in un "collo di bottiglia". E’ rimasto incastrato all’altezza del petto, grazie al telefonino che, nella tasca della giacca, ha contribuito a fare spessore.
"Sono rimasto incastrato come un tappo in una bottiglia – ha detto Fitzherbert -. Fortunatamente i centimetri extra del Blackberry hanno permesso di arrestare la caduta. Per tirarmi fuori, hanno dovuto perforare il ghiaccio e scavare per un bel pò".
Lo sciatore, con profonde ferite al viso e una frattura alla mascella e al torace, è rimasto incastrato nel ghiaccio per due ore prima che arrivassero i soccorsi che, per estrarlo, hanno dovuto condurre un’operazione alquanto complicata. Una volta liberato, lo sciatore è stato elitrasportato all’ospedale di Berna, dove i chirurghi lo hanno operato d’urgenza per ricostruire il naso che, durante la caduta, era stato quasi tagliato via.
Il bello della storia è che dopo l’incidente il telefonino era ancora perfettamente funzionante. Fitzherbert lo ha usato per chiamare la moglie dall’ospedale, dove resterà ricoverato per una decina di giorni.