Alpinismo

L'Eiger Award a Moro e Urubko

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GRINDELWALD, Svizzera — Diciamoci la verità, i dubbi erano pochi. Dopo la prima invernale al Makalu, Simone Moro e Denis Urubko si sono presentati all’Eiger Award dopo un’impresa che, anche considerata singolarmente, ha poche rivali. E infatti hanno stravinto, conquistando la maggior parte dei voti del pubblico che ha eletto i vincitori tramite un sondaggio online. Il prestigioso premio, che vuole essere un riconoscimento alla carriera e al merito alpinistico, è stato consegnato all’alpinista bergamasco da Chris Bonnington sabato sera.

"Ho appreso la notizia con vera e sincera gratitudine – ha detto Moro -, perché finalmente vedo usare un metro di valutazione diverso e molto profondo: non è solo un premio ad una grande impresa ma a un’intera carriera, a un modo di fare alpinismo. E poi è anche un premio all’amicizia, al mio rapporto con Denis Urubko. E idealmente va anche ad Anatolii Boukreev, grazie a cui ho conosciuto Denis".

Dopo aver ritirato il premio dalle mani di Bonnignton, icona vivente dell’alpinismo esplorativo in alta quota, Moro ha ringraziato pubblico, organizzazione e votanti, con un emozionante discorso in cui ha raccontato i rischi e le difficoltà dell’alpinismo esplorativo e le esperienze d’alta quota vissute con Urubko, che purtroppo non ha potuto presenziare alla serata.

"Da ormai dieci anni questi due alpinisti sono impegnati nell’attività alpinistica come le due estremità di una stessa corda in grado di unire altrettanti continenti – si legge tra le motivazioni del premio -. La prima invernale del Makalu è una pietra miliare nella storia d’alpinismo. È una delle ragioni per cui avete meritato pienamente l’Eiger Award 2009. Ma c’è un’altra ragione, molto più profonda e che ci ricorda i veri valori dell’andare in montagna e dell’essere umani: l’importanza dell’amicizia".

Gli altri concorrenti in lizza per il premio erano il tedesco Kurt Albert e lo svizzero Daniel Anker. Il primo vanta numerose prime ascensioni sulle grandi pareti del mondo, ed è tra gli autori di "Royal Flush", sulla parete est del Fitz Roy. Il secondo è il detentore del maggior numero di vie aperte sulla parete nord dell’Eiger.

Durante la serata di sabato a Grindelwald, è stato assegnato anche uno Special Eiger Award dedicato alla cultura al fotografo di montagna Robi Bösch.
 
L’Eiger Award , alla sua seconda edizione, viene assegnato direttamente dal pubblico attraverso una votazione online. La prima edizione è stata vinta a Ueli Steck il 30 maggio dell’anno scorso e ha avuto luogo all’interno delle celebrazioni per l’anniversario dell’Eiger. I criteri secondo i quali viene premiato il vincitore corrispondono al "fascino delle sfide mentali e fisiche delle imprese alpinistiche", "all’alto valore dell’esperienza e dell’avventura in montagna" e "al valore delle montagne e dell’alpinismo come fonte di relax, creatività e ispirazione". 
 

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