Alpinismo

I valdostani rinunciano al McKinley

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ANCHORAGE, Alaska — Niente da fare per la spedizione valdostana al McKinley. Marco Camadona, Elia Andreola, Marco Farina e Matteo Giglio hanno rinunciato alla vetta della montagna che avrebbero voluto scalare dalla via Cassin. Le condizioni meteo proibitive hanno infatti spinto i quattro alpinisti ad abbandonare i loro propositi e ad anticipare il rientro in Italia.

Un’intensa perturbazione interessa infatti da giorni il McKinley, la montagna più alta dell’Alaska e di tutta l’America del nord. Temperature intorno ai 40 gradi sottozero, accompagnate da un vento troppo forte hanno impedito al quartetto italiano di tentare la salita alla vetta lungo la celebre e difficile via Cassin.

Lunedì scorso Marco Camadona ed Elia Andreola erano riusciti comunque a salire in cima lungo la West Rib, mentre Marco Farina e Matteo Giglio venivano fermati dal maltempo sulla via normale. Il miglioramento meteorologico però, che avrebbe consentito loro di provare a raggiungere l’obiettivo della spedizione, non è mai arrivato e così gli alpinisti hanno deciso di rinunciare.

I quattro hanno già lasciato il campo base e fatto ritorno ad Anchorage in attesa del rientro in Italia. Ancora al McKinley invece dovrebbero trovarsi gli alpinisti della spedizione del gruppo lecchese dei Gamma, ma al momento non si hanno notizie dettagliate. Partiti una settimana dopo dei valdostani, Roberto Chiappa, Eugenio Manni, Fabio Valseschini, Giacomo Bianchi e Massimiliano Gerosa vorrebbero salire in vetta in due cordate distinte, di cui una lungo la via Cassin.

Valentina d’Angella

Foto courtesy of http://www.sportmilitarealpino.it/

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