Alpinismo

Il McKinley nel mirino dei valdostani

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AOSTA — E’ pronta a partire la spedizione valdostana che nei prossimi giorni tenterà la vetta del McKinley dalla via Cassin. La squadra partirà il 12 maggio alle volte della montagna più alta del nord America. A compiere l’impresa saranno il capospedizione Marco Camadona, Marco Farina, Elia Andreola e Matteo Giglio. Quest’ultimo ci ha raccontato cosa li attende.

Con i suoi 6.194 metri il Mount McKinley, o Denali nella lingua locale, è la vetta più alta dell’Alaska e di tutto il Nord America. Nel 1961 la spedizione italiana guidata da Riccardo Cassin aprì una via nuova sull’inviolata parete sud. Nel centenario del grande alpinista lecchese una spedizione valdostana è in partenza verso la montagna, con l’intenzione di ripetere la sua bellissima via.
 
"La Cassin è una via lunga e di tutto rispetto – spiega Matteo Giglio, alpinista polivalente, giornalista, guida alpina istruttore dell’Unione Valdostana Guide di Alta Montagna e maestro di sci -. In base alle condizioni richiede dai 3 ai 7 giorni. Noi partiamo il 12 maggio: tra avvicinamento e acclimatamento dovremo essere pronti a salire negli ultimi giorni del mese, che è universalmente considerato il periodo migliore".
 
"L’idea è quella di utilizzare il campo base della via normale – continua l’alpinista -, dove si trovano anche i ranger che potrebbero fornirci informazioni utili e aggiornamenti sul meteo. Poi l’intenzione è di salire la via normale per acclimatarci e dopo un breve riposo ripartire per la via Cassin utilizzando un accesso particolare".
"Dal base della normale – dice Giglio -, si sale un po’ per poi scendere per terreno misto fino alla base dello sperone su cui sale la Cassin. In questo modo eviteremo un campo base al piedi dello sperone dove sarebbe poi complicato ritornare a prendere tende e materiali. Come invece aveva fatto Cassin, scendendo dallo stesso sperone. Noi invece, una volta in cima, scenderemo diretti e veloci dalla normale fino al campo base".
 
"In teoria sulle Alpi 2500 metri di dislivello si possono fare in due giorni – conclude il valdostano – ma lassù non so esattamente cosa ci aspetterà. Così come per la temperatura, anche quella sarà un’incognita. Vedremo, faremo del nostro meglio comunque". 
 
La spedizione alpinistica sul Monte McKinley in Alaska è organizzata dalla Società delle Guide alpine valdostane in collaborazione con il gruppo militare di alta montagna del Centro addestramento alpino e con la Regione Val d’Aosta. Insieme a Giglio – che vanta diverse salite in velocità di alcune tra le più celebri pareti Nord delle Alpi – ci saranno il capospedizione Marco Camadona – guida alpina della Società Guide di Valgrisenche e maestro di sci, con grande esperienza sulle montagne più alte del mondo, dal K2, su cui è salito con Abele Blanc nel 2000, al Manaslu, al Cho Oyu – e il Caporale Maggiore marco Farina aspirante guida alpina della Società Guide di Valpelline e Istruttore Militare di Sci e Alpinismo del Gruppo Militare di Alta Montagna del Centro Addestramento Alpino con sede in Courmayeur – e il caporale Elia Andreola unico outsider di Santa Caterina Valfurva, Istruttore Militare di Sci e di Alpinismo del Gruppo Militare di Alta Montagna del Centro Addestramento Alpino con sede a Courmayeur.
 
 
Valentina d’Angella

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