Alpinismo

Le parole di Alex Honnold dopo la sua speed solo su Bear’s Reach

Abbiamo già parlato qui del video-tributo di Alex Honnold a Dan Osman, celebre per le sue salite in free solo negli anni novanta, completò la via “Bear’s Reach” a Lover’s Leap, vicino a Lake Tahoe, in California. Alex ha superato il tempo di Dan di 10 secondi, da 4 minuti e 25 secondi a 4 minuit e 15 secondi.

Quelle che seguono sono le osservazioni di Alex dopo questo “tributo” a DanO, come gli amici chiamavano Dan, sulla via che prende il nome da uno dei suoi passaggi più difficili, un passaggio lungo tra due prese comode (che Dan superò con uno lancio a due mani).

Fonte: Corey Rich

Abitando a solo due ore di distanza da lui, Alex, vedeva Dan come un eroe locale e,  forse per questo, più arrivabile di altri miti dell’arrampicata. Infatti, le prime vie più difficili che Alex ha provato sono state proprio quelle di Dan a Cave Rock. Rispetto al tempo di scalata, anche se dal filmato Alex riteneva che fosse difficile da battere, dopo aver provato la via quel tempo non era più così imbattibile. Forse la differente percezione era dovuta al fatto che il video è stato fatto in più riprese  che sono state montate in un secondo momento. Anche Alex ha completato la via in 4 minuti e 15 dopo alcune salite, una dopo l’altra, e confessa che il tutto è avvenuto due anni fa circa in un giorno qualunque.  Inoltre aggiunge che non gli pare così impossibile andare sotto i 4 minuti se qualcuno fosse realmente motivato a compiere la via nel più breve tempo possibile; forse, lui stesso un giorno ci proverà.

Per il video tributo invece, Alex, ha completato la salita in 5 minuti e ha girato diverse sezioni della salita singolarmente. Proprio il video è stata una sua idea al 100%: gli piacque talmente la serie di Master of Stones che ha voluto richiamarla.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close