Alpinismo

Gnaro Mondinelli e la doppia sfida in Himalaya

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MILANO — Ritorno agli Ottomila, per una nuova doppia missione: scientifica e alpinistica. E’ cominciata la nuova impresa di Silvio "Gnaro" Mondinelli, che è partito ieri sera da Milano Malpensa per una nuova impresa in Himalaya, sul tetto del mondo. E l’entusiasmo è quello di sempre. "Senza montagna mi sentirei perso. Spero di portare a casa un’altra avventura, con dei nuovi amici che incontrerò sulla strada". Ecco la videointervista che ci ha rilasciato prima della partenza.

Di nuovo all’Everest, di nuovo ad 8000 metri di quota, dove l’anno scorso la spedizione Share Everest 2008, composta dallo stesso Mondinelli, Enzio e Confortola, ha montato la stazione meteorologica più alta del mondo. Prima quindi al Colle Sud sul versante nepalese della montagna, poi, dopo la sfida scientifica quella alpinistica, con la vetta del Lhotse.
 
"E’ una bella avventura perchè sarò da solo – dice Mondinelli -, mentre prima sono sempre stato in compagnia di amici e compagni. Saremo io e uno sherpa questa volta. Torneremo a Colle Sud a vedere se funziona tutto e a cambiare alcune strumentazioni". 
 
Poi, dopo la missione alpinistico-scientifica firmata EvK2Cnr, dagli ottomila metri di Colle Sud verso gli 8.516 del vicino Lhotse. "Vorrei tentare la cima del Lhotse insieme a Gerlinde Kaltenbrunner – continua l’alpinista -. Spero di andare in vetta, sarebbe una bella soddisfazione mia e sua".
 
Comunque vada già solo far ritorno alla bellissima valle del Khumbu, alle più alte montagne della terra è già una bella emozione. "Ritorno ad essere vivo – conclude infatti l’alpinista -. Perchè al campo base si ritorna sempre con lo spirito di raggiungere un obiettivo e di raggiungerlo onestamente".
 
Ecco la videointervista che ci ha rilasciato prima della partenza.
 
 
Valentina d’Angella
 

     

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