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SONDAGGIO: dovremmo adattarci alla natura o adattare la natura a noi?

Con gli inverni sempre meno nevosi le attività più caratteristiche, come gli sport invernali, vivono un periodo di difficoltà e mentre alcuni adeguano i propri interessi, bisogni e passioni a questi cambiamenti, altri, per necessità o per diletto, si trovano a dover creare le condizioni necessarie per poter operare. Si sta parlando di un fenomeno però che sarebbe fuori dalla portata dell’uomo, in quanto atmosferico, e il fatto di adottare soluzioni alternative può essere visto anche come una forzatura.

Per quanto sia comprensibilmente necessario per la sopravvivenza di molte località montane, l’innevamento artificiale non fa altro che posticipare l’inevitabile sul lungo periodo e contribuisce allo stesso processo che ha determinato il problema in primo luogo. Altre volte, inoltre, ci si ostina a mantenere certe manifestazioni in località senza neve quando invece basterebbe spostare gli eventi direttamente in località in cui le precipitazioni nevose sono state adeguate.

In ogni caso, in base ai diversi punti di vista, molti altri motivi e conseguenti riflessioni si potrebbero fare sulla sostenibilità e sull’eticità di questo tipo di operazioni a fronte della loro utilità.

Kilian Jornet per esempio si chiede: “dovremmo adattarci alla natura o adattare la natura a noi?”.

Voi cosa ne pensate?

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