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Killian Jornet: non so se vorrò partecipare alle Olimpiadi

Killian Jornet, intervistato dalla rivista sportiva spagnola Sport, tira le somme di questo 2016, che lo ha visto certamente tra i protagonisti del mondo della montagna.

Ottimi sono stati i risultati nelle competizioni sciistiche ad inizio anno, soddisfazioni sono arrivate nel trail, poi il record questa estate sul Monte Bianco e per finire, almeno per ora, l’esperienza all’Everest, che Jornet riassume così: “In montagna si sa che c’è la probabilità del 50% di fallire, ma anche che, sebbene non si raggiunge la vetta, si possono imparare molte cose. Per questo motivo sono soddisfatto di quello che siamo riusciti a fare, delle idee e di quanto abbiamo appreso. Tutto questo ci servirà in futuro”.

Alla domanda di quali siano gli obiettivi del 2017, Killian medita ancora l’Everest, che forse quest’anno tenterà in estate, ma al primo posto tra i pensieri dello spagnolo c’è la Coppa del Mondo ed il Campionato del Mondo di sci alpinismo, disciplina che dopo il riconoscimento del Comitato olimpico internazionale, potrebbe entrare alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022.

Eventualità che pare non piacere molto a Killian Jonet, il quale, pur riconoscendo le grandi opportunità, soprattutto a livello di visibilità e finanziamenti, teme che possa far perdere allo sci alpinismo la sua natura, in considerazione anche del fatto che esiste in quel mondo anche “la corruzione e la perdita dei valori olimpici”. Insomma, “è una questione più politica e di interessi” piuttosto che sportiva, tanto che Jornet ammette che non è sicuro, in caso, di voler partecipare.

Il suo futuro quindi rimane in montagna, dove può “restare solo, ritrovare se stesso e sfidare i propri limiti”.

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