Le mele di montagna combattono i tumori

TRENTO — Le mele non solo sono più buone, fanno anche bene alla salute. Quelle di montagna, poi, sono un portento: contengono molte più vitamine, antiossidanti e sostanze anti-tumorali delle altre. Ma attenzione: per ottenere il massimo beneficio, vanno mangiate con la buccia e magari fatte stagionare un po’. Parola di scienziato.
"Le mele – ha spiegato Fulvio Mattivi, chimico dell’Istituto Agrario trentino – contengono preziosi antiossidanti: i polifenoli. Le nostre ricerche hanno dimostrato che la più ricca in assoluto è la mela renetta , con 211,9 milligrammi per etto".
"I benefici sono massimi se si mangiano mele di montagna – continua Mattivi – contengono ben il 30 per cento in più di antiossidanti e il triplo di vitamina C". E se le mele sono un po’ stagionate, ancor meglio: la ricerca avrebbe dimostrato che dopo oltre 200 giorni di conservazione, i polifenoli aumentano, e la quantità di vitamina C non subisce variazioni.
Per massimizzare il beneficio e la quantità di sostanze antiossidanti e antitumorali, gli scienziati consigliano di mangiare i frutti con la buccia.
Buone notizie anche per i golosi: la cottura non pregiudica i benefici delle mele. I ricercatori trentini riferiscono infatti di alcuni studi americani secondo i quali gli antioassidanti sopravviverebbero anche nelle torte per un buon 70 per cento.