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Erik Svab, una stagione di scalate
Una stagione iniziata in punta di piedi sulle Alpi Carniche e sul Grand Capucin nel gruppo del Monte Bianco. Proseguita sulle vie più impegnative delle Dolomiti, salendo un 7c a vista per poi giungere all’apice sulle Alpi Giulie con la salita di “Aria sottile”, una lunga via di 8a sulla parete est del Bila pec, in stile rotpunkt (salita da basso, utilizzando i chiodi solo per rinviare e senza appendersi per riposare o cadere).
Ecco le immagini delle scalate estive di Erik Švab, 35 anni, alpinista italo-sloveno stato per anni sulla cresta dell’onda dell’arrampicata e dell’alpinismo.
“Per me oggi l’alpinismo assume un nuovo significato – racconta Svab, che da qualche anno manca dai riflettori alpinistici -. Assaporo molto di più il gusto dell’avventura, della salita, della cordata come amicizia. A causa di impegni familiari e lavorativi, dedico magari poche giornate per salire vie significative, ma non per questo l’alpinismo per me è meno importante”.