Cronaca

“Clean with Franz”, ripulire le montagne con François Cazzanelli

Sguardo basso e passo lento a cercare disomogeneità tra il bianco del ghiacciaio. È andata così la prima edizione del “Clean with Franz” immaginata e ideata dalla guida del Cervino François Cazzanelli. Da anni l’alpinista classe 1990 si impegna in una campagna social di sensibilizzazione verso il tema della pulizia delle montagne. Due i messaggi che vuole trasmettere: non lasciare i proprio rifiuti in quota e lasciare la montagna meglio di come la si è trovata, riportando a valle l’eventuale spazzatura che si può incontrare lungo la propria strada.

In questo caldo agosto 2021 Cazzanelli, con il supporto del comune di Valtournenche e della guida Jerome Perruquet, è salito al Plateau Rosà dove ha incontrato la sua lunga cordata ecologica. Insieme si sono mossi sul ghiacciaio con ramponi, picca e un sacco della spazzatura da riempire con quel si incontra camminando.

François, come nasce “Clean with Franz”?

“Dalla semplice idea che ognuno di noi può fare qualcosa per l’ambiente, a partire dall’assumere un corretto comportamento nei confronti del territorio. Lo scopo è far capire che anche con un piccolo gesto è possibile contribuire a tenere pulite le montagne.”

Come?

“Correndo, scalando e pedalando, facendo l’attività che più ci appassiona, ma ricordandoci di raccogliere quel che potremmo incontrare lungo il cammino e che lì non dovrebbe essere. Una carta, una lattina, una mascherina abbandonata. La soddisfazione sta nel lasciare la montagna migliore di come la si è trovata.”

Com’è andata questa prima edizione di “Clean with Franz”?

“È stato bellissimo perché tutti erano motivati dall’iniziativa. Abbiamo fatto prima un piccolo corso di progressione su ghiacciaio e poi, legati in cordata abbiamo iniziato ad esplorare l’area fermandoci a raccogliere quel che incontravamo. Ogni partecipante si è speso tantissimo e alla fine siamo rimasti basiti a vedere il risultato della raccolta.”

Cosa avete trovato?

“In modo inaspettato molti vecchi materiali: lattine, contenitori di latta, plastica. Diverse mascherine, qualche rifiuto legato allo sci e tanti mozziconi di sigaretta.

Una nota positiva devo farla riguardo al nuovo cantiere presente al Plateau Rosa, dove si lavora alla realizzazione di una nuova funivia. Temevo di trovare molti materiali nell’area di lavoro, invece con grande sorpresa non abbiamo raccolto nulla in quella zona.”

Vorresti portare avanti e far crescere questo progetto nel corso degli anni?

“Assolutamente! L’idea è quella di continuare nel corso degli anni per sensibilizzare ulteriormente sulla questione ambientale e sull’importanza di mettere in pratica comportamenti corretti nei confronti del territorio. Oggi la sensibilità verso queste tematiche è molto aumentata e in molti mettono in pratica questi comportamenti, soprattutto tra gli amanti dell’outdoor. Per questo bisogna continuare a spingere in questa direzione coinvolgendo sempre più persone.”

Hai in mente altri progetti per quest’anno?

“Non legati a ‘Clean with Franz’ ma, dopo aver dovuto annullare la spedizione al K2, sto lavorando a una spedizione autunnale. Con me ci sarà Jerome, giovane alpinista e già compagno di questa bella esperienza al Plateau Rosa”.

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Un commento

  1. Il bello e’che i rifiuti da portare giù pesano meno di quando si portavano verso l’alto ancora pieni. Schiacciando bene certi recipienti e contenitori, occupano anche meno spazio in un sacchetto dentro o appeso allo zaino.Purtroppo non è automatico che la frequenza della montagna
    migliori le persone. ..certi restano quello che erano sempre stati e sempre saranno. Addirittura alcuni, confrontando la propria pochezza col sublime , si sentono sminuiti si arrabbiano e si vendicano inquinando e sporcando con malizia. Se Inspirano aria troppo sana i loro corpo avverte di essere fuor ifase, ed allora tiè, parte la sigaretta o o anche sigaro e poi si ammolla la cicca…su neve ancora s ispegne ma avolte cade su depositi di aghi di pino ben secchi.
    Esempi trovati: siringhe con ago infilato nei tronchi dei pini cembri…assorbenti depositati in percorso di ferrata dove altri avrebbero posato le mani.,,feci nei passaggi obbligati..
    Fortunatamente anche moschettoni e cordini e pantaloni impermeabili a cerniere laterali, caduti inavvertitamente.Mai portafogli rigonfi di contante senza altri documenti… rolex..
    Decenni fa ebbi singolare avventura: mi ero coperto con un sacco nero raccoglitore di rifiuti , sotto un temporale in alta quota.Allora la scarsita’di entrate portava ad arrangiarsi col fai da te..contagli e incollature con nastro, sembrava un poncho industriale.Il vento impetuoso me lo strappò via e il telo nero scomparve tra nuvole e fulmini . Due giorni dopo,in altro percorso lontano dal precedentee con alte cime frapposte, me lo ritrovai sul percorso, strapazzato e tagliato , ma inconfondibile..e lo raccolsi e smaltii a valle.Il telo&poncho aveva compiuto una trasvolata che giammai io, suo costruttore ,avrei potuto.

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