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La storia delle Funne di Valdaone che sognano il mare arriva alla Festa del Cinema di Roma

Racconta il sogno di scoprire il mare di un gruppo di donne ottantenni che vivono nella Valdaone, comune montano della Valle del Chiese, nel Trentino Occidentale, il film “Funne, le ragazze che sognavano il mare”, la cui proiezione in anteprima nazionale è prevista questo pomeriggio (ore 18.00) al Cinema Admiral, nell’ambito della Festa del Cinema di Roma.

Il film è incentrato sul desiderio di queste “diversamente giovani donne” (appunto le Funne) di conoscere quel mondo sconosciuto a molte di loro e sui loro tentativi di raccogliere il denaro necessario a realizzare questo sogno. Di qui l’avventura che le vede, tra l’altro, impegnate a cucinare torte da vendere in paese e posare da modelle per un calendario. Ma finanziariamente senza successo. La svolta arriva grazie al Web dove le Funne di Valdaone sono protagoniste di un’incredibile campagna di crowdfunding. Il sistema modernissimo di raccolta di denaro via internet calamita anche l’attenzione sulla Valle del Chiese e sul Trentino dei media di tutto il mondo. Il progetto diventa virale e per le Funne si avvera così il sogno dopo alcuni momenti di sconforto

Proprio da questa incredibile e insolito spaccato di vita della montagna in Trentino, la regista trentina Katia Bernardi ha tratto il documentario che viene presentato a Roma nell’ambito di Kino Panorama Italia in collaborazione con “Alice nella Città”.

Sono le splendide immagini delle montagne di Daone, a fare da cornice a questa poetica storia di dodici “ragazze ottantenni” e del loro sogno di vedere il mare, perché molte di loro il mare non l’hanno mai visto. In occasione del ventennale del circolo dei pensionati Il Rododendro, la presidentessa decide con entusiasmo di dare il via alla raccolta fondi per questa nobile causa, ma di soldi ne servono tanti per realizzare questo progetto e le attività messe in campo non sempre si rivelano azzeccate. Comincia così l’avventura che le vedrà cucinare torte da vendere in paese, posare da modelle per un calendario. Risate, lacrime, gelosie, timori accompagnano le funne (donne in dialetto locale) e i loro sforzi che le porteranno anche ad una inaspettata notorietà. Una storia vera che ci ricorda non solo che non dobbiamo mai smetter di sognare, ma che i nostri sogni possono diventare realtà a qualsiasi età, basta non perdere mai l’entusiasmo, la curiosità e la voglia di vivere.

“Le ho incontrate per caso o loro hanno incontrato me – spiega la regista Katia Bernardi -. E mi sono innamorata delle ragazze che sognavano il mare. La maggior parte di loro, il mare non lo ha mai visto, se non in televisione o in qualche cartolina sbiadita. La loro vita è sempre stata lì, in quel piccolo paesino sperduto tra le montagne, con i mariti a lavorare in miniera, crescendo i figli a croste di polenta e a mungere vacche in gelidi inverni. Ma le ragazze che sognavano il mare hanno una cosa speciale, un’energia e una forza che deriva da quelle montagne dure che fanno paura solo a guardarle. Quelle montagne le hanno rese forti e indistruttibili e le hanno aiutate a non avere paura di nulla, a non aver paura dei propri sogni”.

L’incredibile caparbietà e vitalità delle Funne di Valdaone è poi raccontata nell’omonimo libro, sempre di Katia Bernardi, edito da Mondadori. La storia approderà anche in tv sul NOVE, canale del gruppo Discovery Italia

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