
“Tendiamo a essere iperprotettivi con i nostri figli. Io voglio regalare alla mia delle esperienze da ricordare. Questa volta ne abbiamo condivisa una unica”. Così Stefen Chown, fotografo ed alpinista 36enne, ha deciso di intraprendere un trekking fino al campo base dell’Everest con la figlia di 3 anni Jiahan e la moglie Lin.
Il viaggio è durato una settimana, raggiungendo l’altitudine di 4000 metri, con tappe fino a 4 ore di cammino; nonostante ciò, a detta del genitore, la bambina non ha sofferto la stanchezza ed il mal di montagna: “Era la più sana tra noi durante il viaggio – ha detto il padre a The Straits Times – Noi abbiamo avvertito un po’ di nausea e mal di testa. I bambini sono più resistenti e pronti ad adattarsi di quanto i genitori non pensino”. Al villaggio di Pangboche, a 4000 metri, ha però deciso di non arrivare fino all’Everest, temendo che la bambina potesse ammalarsi.
L’idea era partita dal papà, che a 25 anni aveva raggiunto la vetta dell’Everest: “Era uno dei ricordi più significativi della mia vita. Avevo voglia di condividerlo con le persone che amo di più”. La famiglia si è quindi allenata per sei mesi ed ha scelto un tragitto turistico, tra i vari villaggi. “Che ricordi o no le si è aperto un nuovo mondo e ha superato i suoi limiti”.