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Schilpario, al via la Coppa Continentale

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SCHILPARIO, Bergamo — Tutto pronto a Schilpario, nel cuore della val di Scalve, per la gara di Coppa Continentale di sci di fondo. Nella bella località bergamasca, dal 20 al 22 febbraio, si sfideranno circa 200 atleti tra i più forti d’Europa. in una 3 giorni di competizioni di altissimo livello.

Teatro di gara sarà la nota pista degli Abeti già palcoscenico di numerose gare a carattere internazionale nonché terreno di gara per tre campionati italiani assoluti, quelli del 1960, del 1984 e del 2000. Queta volte la gare saranno quelle dell’Opa Continental Cup, la Coppa Continentale FIS di sci nordico, che si svolgeranno a partire da questo venerdì, 20 febbraio, fino a domenica.
 
Circa duecento fondisti, provenienti da Francia, Svizzera, Liechtenstein, Germania, Austria, Slovenia, Spagna e ovviamente Italia, sulle nevi della Val di Scalve.
 
Il primo giorno si terà una prova sprint di un chilometro per le categorie femminili e 1.200 metri per gli uomini. Questa gara, oltre a costituire già un primo podio, consentirà di stabilire l’ordine di partenza della prova ad inseguimento in tecnica classica del giorno successivo.
 
Il secondo giorno infatti, gli atleti percorreranno un percorso lungo 5 chilometri per le donne, sulla pista Laghetti, e 10 chilometri per gli uomini con estensione fino al tracciato Campolungo. Infine domenica sarà la volta degli specialisti dello skating, che affronteranno la 10 chilometri a tecnica libera, in gara femminile, e la 15 chilometri in quella maschile.
 
Tra gli uomini occhi puntati sul bellunese Fulvio Scola con 536 punti, davanti al francese Maurice Manificat con 400 punti. Grande attesa poi per la prova di Giovanni Gullo di Clusone, promessa del fondismo azzurro, cresciuto sulle nevi dell’Alta Val Seriana: attualmente il 26enne fondista bergamasco è al terzo posto in classifica generale a 5 punti dal transalpino.
 
Tra le donne il primato momentaneo è della francesina Elodie Bourgeois Pin con 485 punti davanti alla spagnola Laura Orgue (454) e alla Coraline Hugue.
 
 
 
Valentina d’Angella

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