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Tor des Geants, è di nuovo spaccatura fra Vda Trailers e la Regione Valle d’Aosta

AOSTA — Nessun accordo fra i contendenti del Tor des Geants: Vda Trailers e la Regione Valle d’Aosta, che lo scorso 12 aprile avevano fatto sapere di essere al lavoro “per una soluzione conciliativa secondo le indicazioni suggerite dal Giudice”, non sono riusciti a risolvere i loro dissidi.  Spetterà ora al giudice del tribunale di Torino decidere sulla questione, nell’udienza del prossimo 4 maggio.

Il Tor des Geants, considerata la gara di endurance trail più dura del mondo con i suoi 330 km di sviluppo e 24.000 metri di dislivello positivo, è oggetto da mesi di un’aspra battaglia legale tra la Regione e gli organizzatori storici, i VDA trailers.

E’ iniziato tutto a gennaio, quando la Regione ha proposto di porre il Tor des Geants, sotto un “Comitato di gestione” da lei presieduto ai fini di risolvere “carenze dei piani di sicurezza” e “difficoltà con gli sponsor”. Un cambio ai vertici, insomma, che ha colto di sorpresa VDA Trailers, già pronta ad avviare la macchina organizzativa della gara con l’apertura delle preiscrizioni il 1 febbraio.  Vedendo la proposta come “un tentativo di appropriarsi del marchio e di mettere a capo della organizzazione alcune persone di suo interesse”, il gruppo si è rifiutato, proseguendo con il calendario programmato. La Regione, quindi, ha abbandonato il tavolo delle trattative e per tutta risposta ha varato una sua gara regionale, la “4K Alpine Endurance Trail”, da disputare la settimana precedente al Tor, con gli stessi dislivelli, costi e tracciati: lungo le alte vie della Valle d’Aosta, all’ombra dei suoi 4000, ma con direzione inversa e partenza e arrivo a Cogne.

La mossa ha spiazzato tutti e ha fatto finire la questione in tribunale. Il 14 marzo il Giudice del tribunale imprese di Torino, con un decreto, ha vietato alla Regione sia l’uso del termine “Tor” sia la riscossione delle iscrizioni alla gara 4K. Nell’udienza del 24 marzo, lo stesso tribunale ha invitato “le parti a ricercare un accordo conciliativo sulla base dell’unificazione delle rispettive manifestazioni già per l’anno 2016”. Nonostante due ulteriori udienze e la parvenza di una disponibilità all’accordo, questo non è stato raggiunto.

Le posizioni sono molto lontane: Vda Trailers accusa la Regione di concorrenza legale e la Regione rivendica diritti sul marchio di una gara che ha contribuito a far nascere e crescere. Al contempo è ormai avanzata l’organizzazione di due gare parallele: il Tor e la 4K.

Al di là delle rivendicazioni, i più si domandano che senso abbia organizzare due gare di questo tipo. E in assenza di risposte, si interrogano sul futuro del Tor, una manifestazione da 600mila euro che quest’anno ha già raccolto oltre 2500 preiscrizioni da oltre 70 paesi del mondo, a fronte di 700 posti disponibili.

 

I DUE PUNTI DI VISTA:

Regione valle d’Aosta

AOSTA — “Principi di democratica gestione dell’organizzazione”, “equa valorizzazione dei contributi” ed “equa suddivisione dei rischi sostenuti”. Queste le ragioni con cui il Presidente della Regione Augusto Rollandin, ha spiegato la proposta di costituire un Comitato di gestione per il Tor des Geants, dalla quale è nata la rottura con i Vda Trailers. La Regione ha rivendicato il ruolo fondamentale “nella resa possibile della manifestazione” in ragione di diversi fattori come la predisposizione dei sentieri, la messa a disposizione delle frequenze radio, la contribuzione economica e il coinvolgimento di enti locali, volontari, sponsor e media. Ma non voluto commentare, per il momento, la possibilità di trovare un accordo con Vda Trailers.

Dopo l’udienza del 24 marzo, la Regione ha scelto il silenzio stampa, anche per quanto riguarda la nuova gara. Quali vantaggi porterà organizzare direttamente una’endurance del tutto simile al Tor? Quante preiscrizioni sono state finora raggiunte dalla 4K? Le uniche dichiarazioni per ora disponibili si riferiscono al fatto che la macchina organizzativa proseguirà senza intoppi: “nessun impedimento è stato posto allo svolgimento del “4K, Endurance Trail della Valle d’Aosta” né alla raccolta delle preiscrizioni. Il giudice si è limitato ad inibire, sino alla prossima udienza, la raccolta delle iscrizioni e delle relative quote”.
Vda Trailers

AOSTA — “C’era stata una richiesta da parte del giudice di seguire un’altra linea, di vedere di trovare un accordo, ma questo non è stato possibile” Alessandra Nicoletti, presidente di Vda Trailers, ha dichiarato alla stampa che “è stata la Regione una decina di giorni fa a rompere le trattative, facendo saltare l’incontro esplorativo. Sono molto delusa. E’ chiaro che non hanno interesse di trovare un accordo e non lo hanno per il Tor des Géants”. Ma come è iniziato tutto?
“Pensavamo di discutere su come migliorare la sicurezza della gara e la gestione degli sponsor, invece ci hanno detto che avrebbero voluto gestire l’organizzazione – racconta Alessandra Nicoletti, presidente VDA Trailers, spiega il punto di vista degli storici organizzatori del Tor -. Il lunedì successivo al nostro incontro si sarebbero aperte le preiscrizioni. Non sarebbe stato bello doverle rimandare. Siamo andati avanti, ma il nostro gesto è stato interpretato come un rifiuto al dialogo, che invece per noi resta aperto”.

Pochi giorni dopo, infatti, la Regione ha lanciato la “4K”, pensata ad immagine e somiglianza del Tor. Una ripicca? “Non saprei come definirla – dice la Nicoletti -, perché in realtà non fa gioco a nessuno. A mio avviso questa lite è un danno di immagine per la Valle d’Aosta, dopo 6 anni di lavoro insieme con l’esatto contrario come scopo: farla conoscere nel mondo”.  I Vda Trailers sanno darsi una spiegazione sulle ragioni di questo atteggiamento: “In qualsiasi matrimonio ci sono discussioni, ma non saprei proprio dire che cosa sia successo nel 2015 per portare la Regione su queste posizioni” afferma la presidente del gruppo, che comunque non vede un futuro da separati in casa: “La Regione ha fatto tanto per il Tor, bisogna essere onesti. Il nostro obiettivo è comunque il dialogo, perchè il Tor ha bisogno della Regione e viceversa. In questo momento gli abitanti, gli operatori turistici sono divisi, e questo non è un bene per nessuno”.  Quest’anno il Tor ha avuto un boom di preiscrizioni, ma a causa di queste incertezze c’è stato un rallentamento delle conferme, al momento del saldo della quota di 550 euro. “Quando poi il Tribunale ha emesso il decreto che inibiva le iscrizioni alla 4K, le nostre si sono sbloccate: attualmente abbiamo 650 iscritti e stiamo procedendo coi ripescaggi per completare la lista”.

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