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Nuovo interesse per il K2 e il Parco del CKNP

GILGIT, Pakistan – Sembra che si apra nel migliore dei modi la stagione turistica nel Gilgit Baltistan.

Le aspettative del Tourism Department di Gilgit e Skardu sono molto ottimistiche: si prevedono oltre 1.000.000 di turisti per questa stagione con un incremento del 150% rispetto ai 400.000 arrivati l’anno scorso.

Il K2 Museum a Skardu

L’interesse dei turisti domestici provenienti dalle grandi città, Islamabad in primis, ma soprattutto Lahore e Karachi, verso la cultura e i meravigliosi scenari delle grandi montagne sta crescendo in maniera quasi esponenziale: un contagio che si è diffuso dopo la promozione che è stata fatta con eventi e mostre realizzate con la collaborazione fra il progetto SEED, coordinato dalla Cooperazione Italiana a Islamabad, EvK2 CNR e il Tourism Department GB.

Nella valle Hunza e in Baltistan stanno lavorando alacremente per costruire nuovi alberghi, nuovi ristoranti e nuovi negozi: ho percepito una vera e propria euforia dopo tanti anni di crisi nera. In tutti i distretti sono previste, negli spazi verdi disponibili, delle grandi tendopoli attrezzate con inclusi servizi per garantire la massima offerta di posti letto. A Skardu siamo a 800 camere negli alberghi e la scelta dei più importanti è quella di ospitare solo i turisti stranieri con la possibilità anche di campeggiare all’interno degli alberghi stessi. “Fioccano le prenotazioni” ed il PTDC è già “full booked”.

E per le spedizioni e i trekking?

La previsione per il Baltoro è di 4500 presenze contro le meno di 1000 della scorsa stagione, anche perché è ormai imminente l’ufficialità che il trekking Askole- Campo base K2- Hushey (uno dei più affascinanti del modo con la traversata del Gondogoro) sia di nuovo aperto, senza obbligo di liaison officer, dopo diversi anni di chiusura e conseguente caduta delle domande di trekking. Al K2 sarà superaffollamento anche per la presenza di grandi spedizioni commerciali con anche alpinisti americani dopo tanti anni.

Insomma tutto bene! I problemi verranno poi con la gestione dei rifiuti, ma a questo proposito il Parco del K2, con anche il contributo di EvK2 CNR, si sta organizzando al meglio: con i ricavi delle fee di ingresso della scorsa stagione sono stati acquistati nuovi sistemi di approvvigionamento idrico per i Campsite che sono già in corso di installazione.

E il Deosai National Park ? chiede un supporto per la gestione dei turisti specie per installazione di servizi igienici e attività di raccolta e gestione dei rifiuti. Vedremo.

C’è da esserne orgogliosi. Grazie alla Cooperazione Italiana, all’Ambasciata d’Italia a Islamabad, alle autorità del Governo Federale, in particolare dell’Economic Affair Division e dei locali del Gilgit Baltistan la tradizionale e lunga esperienza esplorativa, scientifica e alpinistica italiana si è trasformata in questi  ultimi 10 anni  in una poderosa spinta nel segno della protezione dell’ambiente e della natura di una delle regioni  montane più spettacolari del pianeta, quella del Karakorum , attorno al K2, ma anche della valorizzazione, della conoscenza, della promozione dei sistemi socio economici e delle popolazioni locali, che sono i custodi di queste regioni.

Un caso di successo, che vede nell’esistenza del Central Karakorum National Park il giusto premio per una virtuosa interpretazione del fare cooperazione internazionale.

 

 

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