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Frana di fango, 34 morti e 500 dispersi

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LINFEN, Cina — Una spaventosa frana di rocce e fango ha travolto pochi minuti fa centinaia di persone in Cina. Il crollo è avvenuto nella regione settentrionale dello Shanxi, e sarebbe stato provocato dalle abbondanti piogge cadute negli ultimi giorni. Il bilancio è catastrofico: 34 i morti per ora certi, ma i dispersi potrebbero essere più di 500.

La frana di fango si è staccata da un deposito di residui minerari, da una miniera appunto che secondo le prime indagini sembrerebbe anche essere illegale. Lo smottamento ha investito la città di Taoshi, vicino a Linfen, nella regione dello Shanxi, nel nord della Cina.
 
Il bilancio è catastrofico. I morti accertati sarebbero 34, 35 i feriti e più di 500 i dispersi. Al momento più di 1100 volontari stanno cercando disperatamente di trovare i superstiti, sommersi in quel mare di rocce e fango.
 
A provocare la frana sarebbero state le piogge torrenziali che si sono abbattute negli utlimi giorni sulla regione. Ma al di là delle cause naturali, le autorità indagano ora sullo stato della miniera, che sembrerebbe operasse illegalmente. Secondo Wang Dexue, numero due dell’Amministrazione della sicurezza del lavoro infatti, il deposito di residui superava largamente le capacità del sito.
 
I proprietari della miniera sono ora accusati di essere responsabili dell’incidente e nove dirigenti, tra cui il direttore, sono stati arrestati.
 
 
 
Valentina d’Angella
 
 
 
  
 
 
 
 
Foto courtesy of Corriere della Sera

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