Pakistan, si dimette Musharraf
ISLAMABAD, Pakistan — "Contro di me pesano accusa false e senza fondamento. Ma nell’interesse del Paese mi faccio da parte". Con queste parole, stamattina, il presidente pakistano Pevez Musharraf ha rassegnato le sue dimissioni dalla guida del Paese. Musharraf era al governo da nove anni, ma da tempo era accusato di aver compiuto gravi azioni contro la costituzione e di aver avuto un ruolo poco chiaro tra gli Usa e l’Afghanistan nella lotta al terrorismo.
Musharraf, ex generale dell’esercito, era salito al potere nel 1999 con un colpo di stato non violento. Nel discorso di questa mattina ha rivendicato il merito di aver dato, in questi anni, al Pakistan crescita economica, democrazia e un’immagine internazionale sempre più lontana dal terrorismo.
I suoi oppositori, Asif Ali Zardari – marito di Benazir Bhutto – e Nawaz Sharif, hanno commentato il fatto parlando di una "vittoria del popolo".
Secondo indiscrezioni captate dalla stampa indiana, il futuro di Musharraf potrebbe essere un esilio in Arabia Saudita. Ma secondo altri l’ormai ex presidente potrebbe anche rimanere nel Paese.