Alpinismo

K2: Confortola in tenda, 9 morti e dispersi

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Updated BERGAMO — "Marco è campo 4. Sta prendendo ossigeno e farmaci". Mario Panzeri, dal campo base del K2, ha confermato pochi minuti fa ad Agostino Da Polenza che Confortola ha finalmente raggiunto le tende. E’ provato dal freddo e dalla fatica. Con lui ci sono due sherpa che lo stanno curando. Là fuori, intanto, la situazione è sempre più critica. Spaventoso, al momento il numero dei morti e dei dispersi: in totale sarebbero nove. Tra loro anche il capospedizione olandese Wilco Van Rooijen, di cui si sono perse le tracce.

"Marco è in tenda – racconta Agostino Da Polenza -. Gli sherpa lo stanno curando con ossigeno e farmaci. Per il momento resta lì, anche perchè i soccorritori stanno tentando di recuperare le altre persone disperse sulla montagna. Siamo contenti per marco ma ovviamente anche molto amareggiati per quanto sta accadendo lassù. La situazione è spaventosa, pare ci siano nove tra morti e dispersi".

Ieri, durante la salita, sono morte due persone, un alpinista serbo e uno coreano. Oggi,  dopo la notte all’addiaccio e la difficile discesa senza corde fisse, sarebbero disperse altre sette persone tra cui Van Rooijen, che aveva bivaccato insieme all’alpinista valtellinese a 8.300 metri.
 
Ad aggravare la già difficile situazione sul K2, ha certamente contribuito il nuovo incidente accaduto stamattina sul collo di bottiglia, dove un alpinista si è fratturato un braccio o una gamba a causa di una brutta caduta. A renderlo noto è stata ancora la spedizione olandese. "Ci sono sei alpinisti fermi sul collo di bottiglia – ha fatto sapere intorno alle 14, ora pakistana, Maarten Van Eck -. Uno è caduto e ha una frattura. Gli altri cinque lo stanno aiutando a proseguire, ma quest’operazione sta rallentando di molto la discesa".

Ieri sera il crollo di un seracco aveva spazzato via tutte le corde fisse con cui gli alpinisti avevano attrezzato i tratti più difficili sopra l’ultimo campo. Confortola ha dovuto quindi scendere traverso e collo di bottiglia completamente slegato, così come hanno tentato di fare gli altri alpinisti che come lui erano rimasti bloccati lassù durante la notte.

Gli olandesi, ora,  hanno anche lanciato un appello a tutte le spedizioni impegnate sulla montagna, perchè chiunque si trovi all’altezza di campo 3 della via Cesen si metta immediatamente in contatto con loro.  Nel frattempo, alcuni alpinisti sono saliti al Collo di Bottiglia per aiutare quelli che stanno scendendo.

Mario Panzeri, sceso questa notte dal Broad Peak, non appena ha saputo della difficile situazione sul Collo di bottiglia è salito al campo base del K2, dove ha incontrato gli olandesi che stanno coordinando i soccorsi dalla centrale operativa allestita questa notte. Circa un’ora fa, aveva chiamato da Polenza per informare che Marco stava per raggiungere il campo, ora per dire che l’alpinista è in tenda.

 

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