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Il leopardo delle nevi sempre più raro: allarme del Wwf per il clima

[:it]ROMA —  E’ una presenza quasi spettrale fra le vette dell’Himalaya, con la sua lunga coda e il candido mantello maculato. Il rischio però, è che uno spettro lo diventi davvero. Un appello del Wwf riporta all’attualità la preoccupazione per il leopardo delle nevi, uno dei mammiferi più affascinanti e più rari del mondo. Secondo gli ultimi dati, la sua popolazione è diminuita del 20 per cento negli ultimi 16 anni, e ne restano solo 4000 esemplari. Cacciatori e bracconieri contribuiscono alla diminuzione, ma la minaccia più grave è costituita dal cambiamento climatico, che sta restringendo sempre di più il suo habitat fra le montagne asiatiche dell’Himalaya-Karakorum.

Lo Snow Leopard è un animale molto schivo. Sappiamo che vive in un’area d’alta quota che si estende su dodici paesi (tra cui Nepal, Cina, India, Russia, Mongolia, Pakistan e Afghanistan), ma conosciamo solo il 14 per cento del suo habitat, nonostante la sua specie – inserita da anni fra le Endangered Species dell’Iucn – sia da tempo oggetto di studio e di monitoraggio da parte di organizzazioni internazionali, tra cui il Wwf.

Secondo il recente rapporto del Wwf, oltre un terzo dell’habitat dei leopardi delle nevi rischia di essere compromesso a causa del riscaldamento climatico, che porta sempre più in alto il limite della vegetazione e la coltivazione e l’allevamento. Il felino si trova a rifugiarsi in areali sempre più ristretti e frammentati.

Ma non è solo la scomparsa del leopardo delle nevi a preoccupare gli scienziati, quanto ciò che essa rappresenta: i danni del cambiamento climatico. Proprio il Wwf ha da poco pubblicato il rapporto “Fragile connections – Snow leopards, people, water and the global climate” in cui il leopardo delle nevi diventa simbolo di un’area e di un’intera popolazione a rischio: quella dell’Asia meridionale, dove 330 milioni di persone vivono sulle montagne nel raggio di 10 km dai fiumi che hanno origine in Himalaya Karakorum e altri due miliardi dipendono dalle loro acque. Un’alterazione del regime delle acque potrebbe provocare un disastro umanitario.

“Occorre un intervento urgente per frenare i cambiamenti climatici e prevenire un ulteriore degrado dell’habitat del leopardo delle nevi, altrimenti questo straordinario felino definito il ‘fantasma delle montagne’ potrebbe scomparire, insieme con le riserve d’acqua che sono vitali per centinaia di milioni di persone”, ha detto Rishi Kumar Sharma, Leader del programma sul leopardo delle nevi del  WWF.

La protezione del Leopardo delle nevi è stata oggetto di diversi progetti di monitoraggio e conservazione della biodiversità, tra cui quelli promossi nell’ambito del progetto Share del Comitato Evk2Cnr.

A questo scopo è stato firmato anche un accordo internazionale a Bishkek nel 2013, lo “Snow Leopard and Ecosystem Protection Program” che impegna per la salvaguardia i 12 paesi in cui l’animale è presente. Ora è necessario andare oltre, a livello globale, perchè perdere il leopardo significa perdere un pezzo di ecosistema da cui dipende la vita di molte persone.

Il Wwf ha lanciato l’allarme in vista della 21° COP (Conferenza delle Parti) della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici dell’ONU che avrà luogo a Parigi, dove si dovrà trovare un nuovo accordo globale per fronteggiare i cambiamenti climatici.[:]

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