Arrampicata su ghiaccio, Maxim Tomilov e Woonseon Shin campioni del mondo
CORVARA, Bolzano – Sono stati assegnati ieri in Val Passiria i titoli iridati di arrampicata su ghiaccio specialità lead. A vincere sono stati il russo Maxim Tomilov e la coreana WoonSeon Shin. Medaglia d’argento per l’atleta di casa, la meranese Angelika Rainer.
Davanti ad un pubblico di 1000 spettatori, il russo Maxim Tomilov ed il coreano HeeYong Park si sono dati battaglia per la conquista della prima posizione in una finale dall’elevato tasso tecnico. A spuntarla è stato il russo, risultando di appena 10 secondi più veloce del suo avversario e conquistando così il suo primo titolo mondiale in carriera. A completare il podio il fratello del neo campione, Alexey Tomilov, detentore del titolo e medaglia di bronzo nella competizione della Val Passiria.
“Sono estremamente felice per questo risultato e il minimo distacco tra me e Park sottolinea come la gara sia stata combattuta: un successo del genere vale doppio”, così il nuovo campione del mondo Maxim Tomilov.
Anche in campo femminile sono state tre atlete a contendersi il gradino più alto del podio, con la coreana Woon Seon Shin capace di sopravanzare l’altoatesina Angelika Rainer, costretta così ad abdicare dopo tre titoli iridati consecutivi. “Nell’ultima tappa di Coppa del mondo a Saas Fee non sono riuscita a raggiungere la finale e ciò mi ha molto infastidito – racconta Shin -. Oggi volevo riscattarmi, ho dato il mio meglio e sono riuscita a stare davanti a tutte”.
Medaglia d’argento, dunque, per la meranese Angelika Rainer, la quale non si dispera per aver mancato il quarto sigillo mondiale. “Gareggiare davanti al pubblico di casa è davvero bello e speciale, ma anche la pressione è davvero tanta – analizza Rainer – . Ho cercato di andare più forte che potevo, credo di aver fatto una buona prova, ma oggi Shin era davvero più forte”.
Al terzo posto la svizzera Petra Klinger, la quale non è comunque riuscita ad insidiare il duo di testa. “Sono felicissima del risultato – spiega la 23enne elvetica -. Sono riuscita ad arrivare all’ultimo giro e ho fatto il massimo che potevo fare”.
L’altra altoatesina in gara, la bolzanina Barbara Zwerger, ha ottenuto un onorevole settimo posto finale. “Entrare nelle finali ha rappresentato per me un successo – così la 42enne del capoluogo -. Forse avrei potuto fare qualcosina in più, ma non troppo. Va bene così”.
Accanto alle competizioni iridate della specialità lead, nella serata di sabato si sono disputate le finali delle prove sprint valevoli per la Coppa del mondo. La Russia è stata assoluta protagonista, completando, con suoi atleti, sia il podio maschile che quello femminile.
Tra gli uomini a spuntarla è stato Vladimir Kartashev, che ha scalato i 15 metri della torre ghiacciata di Corvara in 9,61 secondi. Alle sue spalle, staccato di 0,02 secondi, Nikolay Primerov; terzo l’altro connazionale Egor Trapeznikov.
La gara al femminile, invece, ha visto la vittoria di Maria Krasavina, capace di raggiungere la cima in 12,09 secondi. Dietro di lei Ekaterina Feoktistova (13,21) e Ekaterina Koshcheeva (14,01).
Foto Harald Wisthaler
[nggallery id=976]