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Cervino: Barmasse, Gogna e Ferrari ripercorrono 150 anni di storia

MILANO — “Cervino… da lontano sembrava solo una montagna” è il titolo della serata organizzata presso lo Spazio Oberdan di Milano per martedì 3 febbraio. Un appuntamento per per rievocare 150 di storia della montagna-simbolo delle Alpi con filmati, testimonianze, racconti: dalla prima salita alle ultime imprese solitarie in inverno grazie al contributo di Hervé Barmasse, Alessandro Gogna e Marco Albino Ferrari.

Cervino, Matterhorn, Mont Cervin, Gran Becca. È la montagna più famosa delle Alpi, la più fotografata, il simbolo di tutte le montagne più ardite, che si replica in un’allusione ripetuta su altre catene: il Monte Kenya o “Cervino d’Africa”, lo Shivling o “Cervino dell’Himalaya”, il Fitz Roy o “Cervino delle Ande”.

Nel 2015 ricorrono due importanti anniversari: la prima salita del 1865 e l’invernale solitaria di Walter Bonatti del 1965, che saranno celebrati nei prossimi mesi con iniziative, feste, rievocazioni e cerimonie. Milano apre i giochi con una grande serata per ripercorrere centocinquanta anni di storie e imprese alpinistiche, dai primi tentativi di salita agli ultimi virtuosismi verticali di Hervé Barmasse, che sarà ospite della serata con i suoi video, insieme ad Alessandro Gogna, autore di una via sul Naso di Zmutt nel 1969, e ad altri testimoni.

L’appuntamento è fissato per le 21:15 di martedì 3 febbraio presso lo Spazio Oberdan di Milano con racconti, immagini e filmati legati tra loro dal filo narrativo di Marco Albino Ferrari, direttore di Meridiani Montagne.

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