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Neve, la montagna piange: arriva un weekend di caldo estivo. Eppure c'è un rischio valanghe

MILANO — Forse in nottata, a quote alte, si vedrà qualche fiocco di neve. Ma sarà poca cosa, e verrà spazzata via da un weekend caldo e quasi estivo che porterà lo zero termico oltre i 3000 metri e lascerà la situazione neve deprimente sull’arco alpino. L’innevamento risulta decisamente scarso ad ogni quota e su ogni gruppo montuoso, ma questo non deve far calare l’attenzione di sciatori ed escursionisti: sulle alpi di confine il pericolo valanghe è di grado 3, marcato: ci sono comunque zone pericolose soprattutto a causa di accumuli o neve ventata.

Le nevicate, deboli e oltre i 2000-2200 metri, sono previste stanotte e domani notte più che altro sulle Alpi centro- occidentali. Saranno gli unici fenomeni di questi giorni, dominati dall’alta pressione delle Azzorre che ci accompagna dagli ultimi giorni del 2014 e che sta per rovesciare un caldo decisamente anomalo sulle nstre regioni.

“Farà caldo in tutto il Paese, caldo sensibile soprattutto in montagna e alle alte quote dove la neve si scioglierà molto rapidamente mentre ai bassi strati il clima mite verrà mascherato da nubi, foschie e umidità provocate dai contrasti termici” avverte meteoweb.eu. “Sarà primavera inoltrata nel fine settimana – recita 3bmeteo.com -. Caldo fuori stagione specie su Alpi e Valpadana con punte fino a 24/25°C sulle pedemontane piemontesi”.

Secondo i bollettini regionali, lo zero termico è attualmente a circa 1600 m, ma si rialzerà velocemente, fino a circa 2800 m nelle ore più calde e nel weekend è destinato probabilmente a sfiorare i 4000 m. Forti le inversioni termiche vallive.

Caldo, quindi niente valanghe? No. “Questo aumento delle temperature nelle ore diurne favorirà i processi di consolidamento dei recenti lastroni da vento – spiega l’Arpa Lombardia -, meno evidente sui versanti in ombra ed alle quote più elevate dove – soprattutto sulle alpi di confine – potranno verificarsi valanghe con debole sovraccarico”.

“L’innevamento è decisamente scarso al di sotto dei 2200-2300 m e lo strato superficiale si presenta anche ghiacciato (causa pioggia e fusione) con alta probabilità di scivolamento – recita il bollettino Arpa Valle d’Aosta -. Oltre i 2300 m le condizioni cambiano nettamente e l’innevamento diventa mediocre ma le scarse precipitazioni e l’azione del vento hanno determinato una superficie molto irregolare con dorsali erose, conche e canali ben innevati con accumuli”.

Per imparare a valutare meglio le condizioni di pericolo dei pendii montani, ricordiamo che domenica 18 gennaio 2015 sarà la giornata nazionale di sensibilizzazione e prevenzione degli incidenti tipici della stagione invernale, con focus su valanghe, scivolate su ghiaccio, ipotermia. In varie località, ci saranno lezioni ed esercitazioni gratuite per tutti gli appassionati, sciatori ed escursionisti, che desideranono ricevere informazioni o approfondire le proprie conoscenze sulla frequentazione della montagna innevata in ragionevole sicurezza.

Domenica è atteso il passaggio di una veloce perturbazione che porterà un brusco raffreddamento, anche di 10-15 gradi. Al Sud, la neve cadrà fino a bassa quota e c’è probabilità di fenomeni temporaleschi estremi a causa dei contrasti termici, con nubifragi, trombe d’aria e trombe marine. Secondo Meteoweb.eu, già da martedì 13 tornerà il bel tempo in tutto il Paese con l’anticiclone delle Azzorre ancora protagonista, clima mite e temperature in aumento con valori termici in tutt’Italia superiori alle medie del periodo anche la prossima settimana.

 

Per conoscere le iniziative in programma e le località interessate dalla manifestazione, www.sicurinmontagna.it

 

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