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L’orsetto Knut compie un anno
BERLINO, Germania — Un compleanno degno di una star quello festeggiato ieri dall’orsetto Knut. Il celebre cucciolo di orso polare dello zoo di Berlino, ha compiuto ieri un anno: giornalisti e telecamere di tutto il mondo non hanno voluto perdersi il momento dello spegnimento della candelina.
Sono giunti in tantissimi ieri allo zoo di Berlino, per festeggiare Knut, il celebre orsetto polare. Era diventato famoso per le sue sventure: abbandonato appena nato dalla madre Tosca, insieme al fratello gemello, morto però pochi giorni dopo. Ma se l’inizio era stato difficile, la vita di Knut poi, ha preso una piega ben più felice.
E’ amato e coccolato da tutti, soprattutto da un addetto dello zoo, suo vero "padre umano", Thomas Doerflein, che addirittura gli cantava le canzoni di Evis Presley per farlo divertire. "Cantava" e non "canta", solo perchè, per gioco e per sbaglio, Knut ha rotto la chiatarra. E perchè ormai l’orso è troppo grande e pericoloso perchè qualcuno gli si avvicini troppo.
In un anno insomma, il cucciolo è diventato l’attrazione dello zoo berlinese, dove il numero di visitatori è cresciuto dal 2006 di mezzo milione, che qualcuno tradurrebbe in ben 10 milioni di euro. Senza contare le moltissime aziende che hanno lanciato sul mercato intere batterie di gadjet di ogni tipo: dai calendari con le foto dell’orso, alle spille, ai pelouche.
Oltre ad essere diventato quasi una mascotte per tutta la Germnia, Knut nei prossimi mesi svolgerà anche incarichi di "rappresentanza": sarà infatti il testimonial della Conferenza sulla difesa delle specie minacciate, a Bonn.
E ora che l’orso, con il suo quintale di peso, non è più così piccino, gli esperti pensano a trovargli una compagna, magari per dopo l’estate. Gli orsi polari infatti, sono ormai solo 25mila, ed è necessario che ognuno di loro si dia da fare per scongiurare il pericolo dell’estiznione della specie.
Valentina d’Angella