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Ambiente e industria: vertice Italia-Golfo

ROMA – Riunione al vertice sull’impegno ambientale italiano in Medio Oriente. Oggi, presso il Ministero degli Affari Esteri, si discute delle attività di ricerca scientifica e delle prospettive di business nei paesi del Golfo, grazie al workshop “Environmental Management: issues, solutions, tools and business prospects” organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e dal Comitato Ev-K2- Cnr nell’ambito del progetto GEMM (Gulf Environmental Monitoring and Management).

Rappresentanti del Governo e dirigenti delle maggiori istituzioni scientifico-ambientali sia italiane che arabe sono oggi riunite intorno al tavolo del MAE per individuare nuove prospettive di partnership tra l’Italia e il Golfo, sia a livello scientifico che imprenditoriale.
 
Durante il workshop, iniziato alle 9.30 presso la Sala Conferenze Internazionali della Farnesina, verranno presentate le attività di collaborazione scientifica imprenditoriale italiane già avviate nel Golfo e volte alla promozione scientifico–economica nell’area. Tale appuntamento riveste particolare rilievo sia come seguito operativo del “Tavolo interdirezionale per la promozione del Sistema Italia nel Golfo” istituito presso il MAE, a seguito del quale è nato il progetto GEMM, sia per l’importanza crescente che la tematica ambientale  – intesa anche come gestione delle risorse e sviluppo sostenibile – sta acquisendo nelle economie dei paesi del Golfo.
 
In apertura il Consigliere Fabrizio Romano, Capo Ufficio III della Direzione Generale del Mediterraneo e del Medio Oriente, ha tenuto a sottolineare il valore di questa iniziativa che da corpo alla sensibilità dimostrata dai paesi del Golfo verso la protezione dell’ambiente, interpretata non tanto come conservazione passiva di condizioni naturali preesistenti, ma soprattutto come orientamento fattivo e gestione dei risultati dell’attività umana. 
 
Agostino Da Polenza, Presidente del Comitato Ev-K2-CNR, dopo aver ringraziato i co-organizzatori  e i rappresentati dei paese del Golfo giunti per l’occasione, ha sottolineato come tra gli obiettivi del Progetto GEMM ci sono alcune priorità in materia di desertificazione, contaminazione delle acque, smaltimento rifiuti, trasporto inquinanti. Tali problemi  saranno affrontati in un’ottica di  sviluppo sostenibile ma anche in una prospettiva più ampia per creare preziose opportunità per l’industria italiana, in partnership con realtà imprenditoriali locali.
 
Riflessioni in tema di ricerca scientifica legate al Progetto GEMM sono state esposte da Giuseppe Cavarretta, Direttore del Dipartimento Terra e Ambiente del CNR, partner del progetto. Giovanni Donato, in rappresentanza della DGCE del MAE ha affrontato temi legati alla cooperazione economica e finanziaria multilaterale tra l’Italia e il Golfo, nonchè sull’attuazione del Protocollo di Kyoto e delle nuove prospettive di internazionalizzazione per le imprese italiane.
 
Sono seguiti gli interventi di Nader Al-Awadi, Deputy Director of the Kuwait Institute for Scientific Research (KISR), che ha presentato le attività del suo istituto mentre Dhari Al Ajmi, Environmental and Urban Development Devision, è entrato nello specifico della collaborazione del Kisr con il progetto GEMM, nell’ambito della quale sono già stati condivisi una dozzina di progetti. Abdulbasit Bin Salem Sirafi, Assistant Deputy for Environmental Affairs, Meteorogical and Environmental Protection Administration ha esposto invece le opportunità di partenrship scientifico-imprenditoriale in Arabia Saudita.
 
Amedeo Scarpa dell’Istituto per il Commercio con l’Estero (Ice) e Direttore dell’Ufficio Ice di Kuwait City con competenza per il Barhein, si è soffermato nello specifico della protezione ambientale nel Golfo, auspicando e incentivando prospettive di business per le aziende italiane.
 
Riccardo de Bernardi, Coordinatore Scientifico di GEMM, ha illustrato invece la natura e le attività già in corso per il progetto, che si configura sempre di più come un programma di monitoraggio e ricerca ambientale che coinvolge scienziati internazionali e strutture locali in una serie di progetti legati alle criticità ambientali rilevate sul territorio.
 
Questa sarà la premessa per la creazione di opportunità industriali e commerciali per le aziende italiane che operano nel settore ambientale e che vogliono entrare nell’area del Golfo: un territorio fortemente provato dalla Prima Guerra del Golfo, ma allo stesso tempo ricchissimo di petrolio, e che ha intrapreso un sentiero di rapido sviluppo guardando con interesse alla sostenibilità sia ambientale che economica.
 
Per seguire questa strada, i paesi del Golfo hanno scelto di affidarsi ad un partner italiano con competenze uniche nei campi del monitoraggio climatico, della ricerca scientifica e della cooperazione internazionale: il Comitato Ev-K2-Cnr. 
 
Durante il workshop, l’architetto Michele Locatelli ha illustrato invece lo studio di un progetto per la realizzazione di Environment Technology Park, voluto per creare una concreta trait d’union tra le due anime del progetto GEMM: la scienza e l’impresa. L’obiettivo del parco tecnologico è quello di mettere in comunicazione la ricerca scientifica e la sua applicazione nel mondo imprenditoriale, con un notevole risparmio di tempi e di costi per le imprese. Darà anche un importante slancio all’innovazione tecnologica e sostenibile a livello internazionale.
Questo pomeriggio, una sessione di incontri Business to Business tra operatori italiani e rappresentanti dei Paesi del Golfo, chiuderà la giornata di lavoro.

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