DRO, Trento — Incidente mortale nella serata di sabato sul Monte Brento, noto sito trentino di Base jumping: un 38enne spagnolo si è lanciato con la tuta alare dal Becco dell’Aquila, ma durante il volo si è accorto di essere troppo vicino alle rocce. Il Base jumper ha quindi deciso di aprire il paracadute, ma la vela lo ha fatto schiantare contro la parete.
Ecco il resoconto dell’incidente riportato dal comunicato stampa del Soccorso Alpino Servizio Provinciale Trentino: “Poco dopo le 19, i tecnici sono intervenuti per un incidente in cui ha perso la vita un giovane Base jumper spagnolo di 38 anni, lanciatosi poco prima dell’arrivo del buio dal Becco dell’Aquila, sul Monte Brento.
Il giovane calzava la tuta alare e, dopo avere effettuato un volo radente lungo le rocce, si è reso conto che si trovava troppo vicino alla montagna. Nel tentativo di allontanarsi da questa ha aperto il paracadute, ma purtroppo senza esito: infatti, la vela lo ha catapultato contro la parete rocciosa, facendolo schiantare.
Un testimone che si trovava a valle ha assistito all’incidente e ha subito allertato i soccorsi, telefonando al 118 che ha inviato sul posto un elicottero, con a bordo il medico e il Tecnico di elisoccorso del Soccorso alpino e una squadra di tecnici della Zona operativa Trentino Centrale.
Il Base jumper è stato individuato su una piccola cengia sulla parete delle Placche Zebrate, in cima alla “Via Claudia”, in un punto a metà dell’ultimo tiro di corda. Il Tecnico di elisoccorso e il medico rianimatore sono stati calati con il verricello sulla cengia, ma il medico non ha potuto fare altro che constatare la morte del giovane.”