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Sospetti di doping nella mountain bike

ROMA — Doping anche nelle gare di mountain bike. E’ questo il pesante sospetto del Coni, che ha avviato un’inchiesta con la procura di Trento per chiarire gli ambigui retroscena di questo sport, che fino a ieri sembrava estraneo a questo tipo di pratiche.

Il sospetto non è solo di uso di sostanze dopanti, ma anche di commercio illegale di farmaci.
 
Gli indagati in quest’ambito sarebbero addirittura diciassette, tra professionisti e staff dei vari club. Tra loro, forse, anche un medico federale che sarebbe – secondo le agenzie di stampa – accusato di aver provocato dei ritardi nella trasmissione di documenti federali. 
 
Finora sono state condotte delle perquisizioni in diverse regioni d’Italia: Marche, Emilia Romagna, Lombardia, Trentino Alto Adige.

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