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Terrore in profondità: morti 30 minatori

DONETESK, Ucraina — Trenta morti e 80 dispersi. E’ questo il drammatico bilancio di un’esplosione avvenuta a mille metri di profondità, in una miniera di carbone sulle alture dell’Ucraina orientale.

L’improvvisa detonazione di grisù, di cui non si conoscono la momento le cause, è avvenuta alle 2 di notte, ora italiana. Coinvolta la miniera di Zasyadko, nel bacino carbonifero che produce dalle 8 alle 10mila tonnellate di carbone al giorno.

Già in passato il distretto è stato coinvolto in incidenti gravi con decine di vittime. Stavolta la drammatica esplosione è avvenuta molto in profondità, trasformandosi in una trappola mortale per decine di operai. In quel momento nelle gallerie c’erano 457 minatori.

Di questi, 350 sono riusciti a trarsi in salvo e tornare in superifice con gli ascensori di sicurezza. Mancano però all’appello ancora un centinaio di lavoratori. Sul posto sono arrivate 21 equipe di medici e 40 squadre di soccorso che stanno cercando di raggiungere i dispersi. Il fumo denso e la possibilità di nuove esplosioni stanno fortemento ostacolando l’azione di soccorso.

Stando alle prime ricostruzioni, l’esplosione di grisù – gas infiammabile, composto di metano che si libera dalle miniere – potrebbe essere stata causata dal contatto con una fiamma o una scintilla.

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