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Pelmo d’oro 2014: vincono Dorotei, Tondini, Mondini e Villabruna

Soro Dorotei
Soro Dorotei

FALCADE, Belluno — Si svolgerà sabato 2 agosto a Falcade la 17esima edizione del Premio Pelmo d’oro. La Giuria ha attribuito i riconoscimenti agli alpinisti Soro Dorotei, premio alla carriera, e Nicola Tondini, per l’alpinismo in attività, mentre a Carlo Mondini e Aldo Villabruna andrà il premio per la cultura alpina. Menzione Speciale alla memoria a Vittorino Cazzetta e Premio Speciale “Giuliano De Marchi” a Angelo Costola, fondatore del Suem 118 di Pieve di Cadore.

Torna per la 17esima edizione il Pelmo d’oro che assegnerà ancora una volta riconoscimenti per particolari meriti acquisiti da persone fisiche, enti pubblici e privati nell’ambito dell’alpinismo e della solidarietà alpina, della tutela e valorizzazione dell’ambiente e delle risorse montane, della conoscenza e promozione della cultura, della storia, e delle tradizioni delle genti di montagna.

L’appuntamento per il 2014 è fissato per sabato 2 agosto presso la Sala Dolomiti di Falcade, ma la cittadina bellunese celebrerà l’edizione e il centenario della Grande Guerra con mostre, eventi e conferenze che si terranno dal 26 luglio e per tutto il mese di agosto. La Giuria ha già reso noto i vincitori dei tre premi stabiliti dal regolamento – alpinismo in attività, carriera alpinistica e cultura alpina – a cui si sono aggiunti per quest’edzione una menzione speciale alla memoria e il Premio Speciale “Giuliano De Marchi”.

Per la carriera alpinistica, il premio sarà assegnato a Soro Dorotei, fortissimo alpinista bellunese con oltre 40 anni di attività. Un mito dell’alpinismo degli anni ’80, fautore dello stile alpino, 150 vie aperte in Dolomiti, prime ripetizioni di alto livello e 6 ottomila senza ossigeno: Broad Peak, Nanga Parbat, Annapurna, Manaslu, Lhotse e K2. Nel 2004 infatti, è stato tra i protagonisti della spedizione all’Everest e al K2 per celebrare il cinquantesimo della salita italiana alla seconda cima della terra. Dal 1991 Soro Dorotei gestisce con la moglie e i figli il rifugio “Tomè”, al Passo Duran, tra Agordo e il Civetta. Nel 2011 è stato vittima di un gravissimo incidente sulla Torre Iolanda, nel gruppo della Moiazza, a cui è sopravvissuto e dal quale si è ripreso.

Il riconoscimento per l’alpinismo in attività sarà consegnato a Nicola Tondini, 40enne veronese Guida Alpina dal 1999, istruttore delle Guide Alpine dal 2001 e direttore del centro di arrampicata King Rock, tra i più grandi d’Italia. Nel corso degli anni si è impegnato nella ripetizione di numerose vie delle Dolomiti, anche in invernale, come nell’apertura di nuove linee sulle pareti di Sciliar, Sella, Marmolada, Odle, Sass dla Crusc, Civetta e monte Cimo. Nel 2012 con Alessandro Baù, Pelmo d’oro 2012, e Alessandro Beber ha liberato in 25 ore la nuova via Colonne d’Ercole alla Punta Tissi, parete nord-ovest della Civetta, che ha vinto il Premio Silla Ghedina 2013 per la migliore via alpinistica scalata nell’anno.

Il premio per la cultura alpina andrà invece a Carlo Mondini e Aldo Villabruna, i quali da oltre trent’anni sono “punto di riferimento ineludibile per un esteso appassionato nucleo di studiosi e praticanti” e “con le loro intuizioni hanno spalancato le porte della preistoria e protostoria di montagna nella provincia di Belluno.” Menzione speciale alla memoria per Vittorino Cazzetta, appassionato autodidatta, scopritore e custode della memoria di Val Fiorentina, a cui è intitolato l’importante museo civico di Selva di Cadore.

Nell’ambito del Premio Pelmo d’Oro, l’Amministrazione Provinciale di Belluno ha istituito nel 2010 il Premio Speciale “Giuliano De Marchi”. Nel 2010, 2011 e 2013 la Giuria ha assegnato il riconoscimento dedicato “alle donne e agli uomini che con particolare impegno, dedizione e passione sono stati testimoni dei valori universali delle genti di montagna, portando un contributo originale e rilevante alla loro conoscenza, conservazione e valorizzazione”. Per questa edizione sarà attribuito ad Angelo Costola che nel 1986, quando era dirigente dell’ospedale di Pieve di Cadore, istituì ad Auronzo di Cadore la prima Centrale operativa del Suem 118 in Veneto e la seconda in tutta Italia e nel 1988 riuscì ad avviare il servizio di elisoccorso.

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