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Mezzi motorizzati sulle montagne lombarde, scontenti e soddisfatti

Pilota di enduro percorre un sentiero nel bosco (Photo courtesy of Muc10 on Wikimedia Commons)

MILANO — Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato il Progetto di Legge 124 in cui è contenuta la deroga che consente manifestazioni con mezzi motorizzati tra sentieri, boschi e pascoli previo permesso di Sindaci ed Enti proprietari. Abbiamo riferito già ieri commenti e pareri sfavorevoli da parte del Cai. Oggi riferiamo quelli di Alessandro Fermi, presidente della Commissione Agricoltura che ha discusso e portato avanti il progetto, e di Paolo Sesti, presidente della Federazione Motociclistica Italiana.

Nella seduta dello scorso 8 luglio il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato il Progetto di Legge 124 (Pdl 124) che contiene modifiche ed integrazioni alla legge regionale numero 31 del 5 dicembre 2008 (Lr 31/2008) “Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale”. Tra i tanti punti, quello più discusso è stato quello riguardante la viabilità dei mezzi motorizzati non autorizzati (motociclette, quad, etc…) su strade agro-silvo-pastorali, mulattiere e sentieri, ma anche tra boschi e pascoli.

Sono infatti occorsi 6 mesi di discussione per raggiungere la votazione di martedì, la quale ha dato esito positivo. D’ora in avanti Sindaci, Comunità Montane ed Enti potranno autorizzare manifestazioni di mezzi motorizzati sulle strade agro-silvo-pastorali di cui sono proprietari. Soddisfazione per l’approvazione è stata espressa da Paolo Sesti, presidente della Federazione Motociclistica Italiana: “Il paziente dialogo con le Autorità ed il rispetto delle regole portano a risultati concreti. Adesso anche in Lombardia i motociclisti dovranno fare la loro parte con responsabilità, dimostrando cosa rappresentano le discipline del fuoristrada, ovvero positivi messaggeri di valori sportivi e culturali. Continueremo il nostro lavoro di appoggio concreto, come già stiamo facendo con l’operato della Commissione Normative Fuoristrada, ma senza dubbio questa é un’occasione che coglieremo con entusiasmo e responsabilità”.

Primo firmatario del Progetto di legge e relatore in Consiglio è stato Alessandro Fermi, consigliere regionale di Forza Italia e Presidente del VIII Commissione – Agricoltura, montagna, foreste e parchi, il quale, dopo l’approvazione, ha dichiarato: “Abbiamo perseguito questo obiettivo con pazienza e tenacia, superando opposizioni ideologiche e preconcetti. Ora abbiamo colmato un vuoto legislativo con il quale ho avuto a che fare personalmente quando ricoprivo la carica di Sindaco. Il fuoristrada agonistico non è nemico della natura, anzi, è esattamente il contrario. In più da adesso può essere anche uno strumento per avere un ritorno economico sul territorio e per generare interessi non solo sportivi ma anche turistici e culturali”.

Proprio all’ipotesi di maggiori turisti in motocicletta e di membri di moto club e agli effetti che questo avrebbe comportato all’ambiente montano, guardava in modo opposto il Cai Lombardia, che, nel testo della petizione indetta per la votazione del Progetto di Legge, aveva scritto: “Lo scenario che si profila è quello di veder attirati moto club in Lombardia, provenienti dall’estero e dalle Regioni ove questa pratica è opportunamente vietata, con il favore dei Comuni che, gravati da noti problemi di bilancio possono ricavarne qualche entrata. Le conseguenze sul patrimonio naturale e sentieristico sarebbero gravissime!”

Favorevoli e contrari continuano a dibattere online, tanto che il noto quotidiano La Gazzetta dello Sport ha aperto sul proprio sito internet un sondaggio al riguardo: “La Regione Lombardia apre alle moto sui sentieri di montagna. Gli appassionati di enduro esultano, il Cai insorge. Tu che ne pensi?”

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