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Monte Bianco, ritrovati resti di alpinista morto 32 anni fa

Ghiacciaio di Talèfre, sulla sinistra l'Aiguille Verte (Photo courtesy of Francofranco56 on Wikimedia Commons)
Ghiacciaio di Talèfre, sulla sinistra l’Aiguille Verte (Photo courtesy of Francofranco56 on Wikimedia Commons)

CHAMONIX, Francia — I resti di un uomo sono stati ritrovati la scorsa settimana da alcuni alpinisti sul ghiacciaio di Talèfre, sul versante francese del massiccio del Monte Bianco. É stata identificato come il 23enne Patrice Hyvert, alpinista e aspirante guida alpina di Chamonix scomparso sull’Aiguille Verte nel marzo 1982.

Secondo la stampa francese, Hyvert era partito il 1° marzo del 1982 per una salita in solitaria del Nant Blanc, il versante occidentale dell’Aiguille Verte (4122 metri), per scendere poi dal versante nord lungo la via del couloir Couturier. Nel pomeriggio le condizioni cambiarono improvvisamente, portando sul massiccio del Monte Bianco abbondanti nevicate.

Il padre del 23enne, preoccupato per le sorti del giovane, allertò il Peloton de Gendarmerie de Haute Montagne (Pghm) di Chamonix. Le ricerche furono pesantemente influenzate dal maltempo e purtroppo non furono trovate tracce dell’aspirante guida alpina. Il signor Hyvert ipotizzò che il figlio avesse raggiunto la cima, ma a causa del maltempo avesse preferito scendere lungo la via normale, sulla sud.

L’ipotesi pare essere confermata oggi, 32 anni dopo, grazie al ritrovamento dei resti del 23enne, avvenuto la scorsa settimana sul ghiacciaio di Talèfre, alla base del versante sud dell’Aiguille Verte. Dalle prime ipotesi del Pghm, il giovane alpinista potrebbe essere caduto a causa della scarsa visibilità, finendo in uno dei crepacci del ghiacciaio.

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