Scienza e tecnologia

Soccorso: localizzare i cellulari si può

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TRENTO — Arriva dai servizi segreti e militari il futuro del soccorso alpino per la ricerca dei dispersi. Si tratta di una nuova tecnologia in grado di localizzare, a distanza di chilometri, la posizione precisa di qualsiasi telefono cellulare acceso.

Il nuovo sistema è stato testato con successo nei giorni scorsi a Tesero, in Val di Fiemme, in una esercitazione organizzata dal soccorso trentino alla quale hanno partecipato i vertici dei soccorsi alpini di tutta Italia e anche di paesi esteri.
 
Un "finto disperso", durante la simulazione, è stato localizzato nel giro di pochi minuti: il segnale del suo cellulare è stato trovato e, nel raggio di un paio di chilometri, l’apparecchio elettronico è stato in grado di isolarlo da tutti gli altri telefonini funzionanti della zona.
 
La tecnologia è nata cinque anni fa ed è stata finora utilizzata solo dall’esercito e dalle forze di polizia per le intercettazioni ambientali. Era complessa e ingombrante, ma grazie a una serie di migliorie tecnologiche oggi ha raggiunto dimensioni tali da poter immaginare il suo utilizzo anche a bordo degli elicotteri.
 
Il costo rimane comunque piuttosto alto: 250 mila euro. E restano da apportare altri miglioramenti tecnologici. Ma  in futuro diventerà quasi sicuramente uno dei mezzi principali utilizzati per la ricerca dei dispersi in montagna.

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