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E gli italiani vanno in orbita

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CAPE KENNEDY, Usa — In gergo tecnico è definita freddamente "mission sts 120". In realtà, invece, per gli italiani la nuova missione della Shuttle Discovery avrà un sapore del tutto particolare. Sì, perchè a bordo della navetta che partirà dal Kennedy space center alle 11.38 ora locale in direzio Stazione spaziale internazionale, ci sarà anche l’astronauta azzurro Paolo Nespoli.  

Milanese, cinquant’anni compiuti l’aprile scorso, Nespoli parteciperà a una missione definita, nello specifico, Esperia. Una missione programmata per mettere in posizione il primo segmento dello scheletro che compone la stazione orbitale, il numero 6, e i pannelli solari ad esso agganciati.

La missione durerà 14 giorni, fino al 6 novembre. In programma cinque passeggiate spaziali, tre delle quali coordinate da Nespoli. Si tratterà di interventi delicatissimi, necessari per sistemare il Nodo 2 e spostare il segmento P6. In tutte le manovre verrà utilizzato anche il braccio robotico della Stazione spaziale internazionale (Iss).

A lavoro concluso, la Iss sarà più grande e vicina all’assetto definitivo. Grazie al Nodo 2, nei prossimi mesi verranno agganciati altri due laboratori. Mentre l’area in cui vivono e lavorano gli scienziati verrà ingradita di circa 500 metri cubi.

Ma il compito di Nespoli non si limita al coordinamento delle fasi di montaggio. Nei giorni in orbita l’astronauta iltaliano dovrà eseguire anche numerosi esperimenti di fisiologia umana e biologia per conto di istituti di ricerca europei. Alcuni dei test sono condotti per conto dell’Agenzia spaziale europea (Esa) e altri per l’Agenzia spaziale italiana (Asi).

Stando alle previsioni meteorologiche, ci sono solo il 10 per cento di possibilità che il maltempo possa causare un rinvio del lancio programmato per martedì. Intanto i 7 membri dell’equipaggio sono arrivati in Florida nei giorni scorsi e stanno eseguendo tutte le check-list prima del decollo.
 

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