AlpinismoAlta quota

Valanga al Nanga Parbat, travolti due polacchi a 5000 metri

Pawel Dunaj e Michal Obrycki a campo 1 in una foto d'archivio (Photo Nanga.dream.blogspot.it)
Pawel Dunaj e Michal Obrycki a campo 1 in una foto d’archivio (Photo Nanga.dream.blogspot.it)

ISLAMABAD, Pakistan — Due alpinisti polacchi sono stati travolti da una valanga a circa 5000 metri di quota, ovvero sotto il campo 1 della via Schell sulla parete Rupal. Il distacco, sceso sabato scorso 8 marzo, ha investito Pawel Dunaj e il fotografo Michal Obrycki: entrambi sono sopravvissuti ma hanno riportato serie ferite. Ora sono al campo base, in attesa di essere evacuati.

La valanga è scesa sabato 8 marzo ma la notizia arriva solo questa mattina, comunicataci direttamente da Simone Moro, rientrato in Italia da pochi giorni. L’incidente è capitato prima di Campo 1 a 5000 metri: i due alpinisti sono stati travolti e trasportati 300, 400 metri verso valle. Sono sopravvissuti ma hanno riportati gravi ferite: “quello messo peggio è il fotografo della spedizione polacca che ha rotto la gamba, e sembra anche naso e costole” – ci dice Moro, che è in contatto con i polacchi.

Secondo quanto ricostruito anche dal sito Altitudepakistan.blogspot.it, Pawel Dunaj e il fotografo Michal Obrycki precedevano nella salita i compagni di spedizione Tomek Mackiewicz e Jacek Teler, i quali – questi ultimi – avrebbero voluto raggiungerli domenica e partire successivamente per un nuovo tentativo di vetta. Nel pomeriggio però si è staccata la slavina sotto il primo campo.

Ricevuta notizia via radio dell’incidente, Mackiewicz, Teler e alcuni pakistani sarebbero andati in loro aiuto. Attualmente tutti sarebbero al campo base del Nanga Parbat, in attesa di un elicottero. “Non li hanno ancora recuperati – spiega infatti Moro -. Servono garanzie finanziarie, gli elicotteri sono in standby in attesa della guarantee letter dell’assicurazione, e le condizioni meteo non sono delle migliori”.

Il team polacco è al campo base del Nanga Parbat dall’inizio di dicembre 2013. Una settimana fa Simone Moro, David Göttler ed Emilio Previtali, fallito l’ultimo tentativo di vetta, hanno deciso di tornare a casa preferendo evitare ulteriori salite nel marzo avanzato, in genere più nevoso. “Quando ce ne siamo andati ha nevicato e dunque i canali si sono caricati” – ha spiegato Moro. Mackiewicz e compagni avevano annunciato sul sito della loro spedizione di voler restare e tentare ancora: non si sa al momento se alla luce dei nuovi eventi, cambieranno i loro piani.

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