TORONTO, Canada — Ha quasi dell’irreale la storia che sta affascinando l’America in questi giorni. Sulla Ward Hunt Island dell’artico Canadese, è stata di recente trovata una bottiglia contenente un messaggio scritto 54 anni fa da Paul Walker, geologo preoccupato per il ritiro del ghiacciaio che stava studiando. Nel messaggio chiede, a chiunque ritrovi la bottiglia, di contattarlo per informarlo sul luogo del ritrovamento in modo da avere un’indicazione di quanto la calotta si sia ritirata nell’arco di tempo intercorso.
Qualcuno potrebbe definirlo un metodo di monitoraggio antiquato e non molto veloce. Ma nel 1959, evidentemente, non c’erano molti altri mezzi per verificare il ritiro o lo spostamento delle masse glaciali nel lungo termine. Così l’ingegno di Walker partorì l’idea di nascondere quella bottiglia al bordo del ghiacciaio, con i dati della posizione in cui si trovava, e la richiesta di essere contattato da chi l’avesse ritrovata.
Walker, solo 25enne, purtroppo fu colpito da una paresi cerebrale proprio durante quella spedizione e morì pochi mesi dopo. Il messaggio, nascosto in un anfratto di roccia al bordo del ghiacciaio, è stato ritrovato solo oggi da un altro geologo, Warwick Vincent della Laval University. Sorprendenti i risultati.
Walker, nel messaggio, dice che il ghiacciaio dista solo 1,2 metri dal luogo in cui si trovava la bottiglia. Nel 2013, quando è stata ritrovata, il ghiacciaio distava da quel luogo almeno 101,5 metri.
“E’ stato straordinario avere fra le mani quel documento – ha dichiarato Vincent -. Il lavoro di quegli scienziati è molto famoso”.