AlpinismoAlta quota

Invernale al Nanga Parbat, i polacchi partiranno il 1 dicembre

Mackiewicz (foto forumextremum.pl)
Mackiewicz (foto forumextremum.pl)

VARSAVIA, Polonia — Partiranno il 1 dicembre e saranno in 4: Tomasz Mackiewicz e Marek Klonowski, l’anno scorso portagonisti dell’odissea che li vide due settimane dispersi sulla montagna, con Jacek Teler e Paweł Dunaj. Ecco il team e il piano d’attacco della spedizione polacca che tenterà l’invernale al Nanga Parbat  (8.126 metri) nei prossimi mesi, sulla stessa via di salita a cui puntano Simone Moro e David Goettler con Emilio Previtali.

Lo scorso inverno il tentativo dei polacchi aveva tenuto col fiato sospeso tutto il mondo. Mackiewicz era salito da solo lungo la parete Rupal fino a 7400 metri sul livello del mare, il punto più alto mai raggiunto da una spedizione invernale su questa montagna. Rimase per due settimane ad oltre 6000 metri trascorrendo notti in truna. Quest’anno ci riprova, con il compagno di cordata della scorsa spedizione Marek Klonowski e altri due connazionali: Jacek Teler e Paweł Dunaj. Teler, esperto scalatore, ha scalato Broad Peak e GII e ha tentato in inverno sia il Nanga Parbat che il K2. Dunaj ha nel palamares Lenin Peak e Khan Tengri.

Secondo le ultime notizie, la partenza dei polacchi è stata fissata per il 1 dicembre dall’Inghilterra, quindi molto prima della spedizione di Moro. I polacchi però hanno annunciato di non voler iniziare le operazioni sulle pendici della montagna prima del 21 dicembre, data ufficiale di inizio dell’inverno.

La Schell Route, che entrambe le spedizioni pensano di seguire nel loro tentativo invernale, è stata aperta nel 1976 da Hanns Schell ed è considerata la via più veloce per arrivare in cima. Molto usata negli anni 70 e 80, oggi è meno gettonata perchè diventata molto pericolosa e soggetta a scariche di sassi a causa del riscaldamento climatico. Per questo, forse, viene scelta per tentativi invernali. Doug Chabot e Steve Swenson la seguirono in discesa dopo aver tentato di completare il Mazeno Ridge.

Dal 1988 ci sono stati 16 tentativi di ascese invernali sul Nanga Parbat, senza che alcuna impresa sia stata coronata da successo. Le probabilità di riuscita del tentativo, secondo Simone Moro, sono attorno al 20%. Conosciuta come la “Killer Mountain” ovvero la montagna “Killer”, il Nanga Parbat in Pakistan è una scalata famosa per la sua difficoltà ed è costata la vita a numerosi climber. Nona montagna più alta del mondo, il Nanga Parbat raggiunge gli 8.125 metri di altezza (26,648 piedi) ed è una delle sole due cime tra i quattordici 8000m a non essere mai stata scalata d’inverno, insieme al K2.

 

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