Pareti

Salvaterra e soci sulla “pera” della Torre Egger, per la prima volta a 300 metri dalla vetta

Torre Egger parete Ovest (Photo Ermanno Salvaterra)
Torre Egger parete Ovest (Photo Ermanno Salvaterra)

EL CHALTEN, Patagonia — “Siamo saliti proprio nel centro della parete Ovest della Torre Egger, arrivati a circa 300 metri dalla cima. Io, Francesco Salvaterra, Tomas Franchini, Paolo Grisa. Ritorneremo next year.” Questo il breve messaggio inviatoci direttamente dalla Patagonia, da Ermanno Salvaterra. Sono ancora poche le informazioni sulla salita, che pur essendo un tentativo, perché in cima non è arrivata, è sicuramente un’impresa di cui parlare, visto che il centro di quella paretona verticale a forma di pera, considerato da molti la “vera Ovest” della Egger, non è mai stato salito e costituisce il “problema” alpinistico ancora aperto sulla montagna.

“Abbiamo fatto un tentativo alla Ovest della Torre Egger – scrive Ermanno Salvaterra -. Siamo saliti con portaledge, 10 giorni in parete con tempo quasi sempre brutto. Siamo arrivati a circa 300 metri dalla cima. Siamo riusciti a passare proprio al centro.  Ai primi di dicembre rientriamo”.

La linea e il punto esatto raggiunto pochi giorni fa sulla parete da Ermanno e Francesco Salvaterra, Tomas Franchini e Paolo Grisa ancora non sono noti, ma dovrebbe corrispondere a circa due terzi della parete. La prima salita assoluta che ha raggiunto i 2.685 metri della cima della Egger dal versante Ovest è quella dei Ragni Della Bordella, Bernasconi e Schiera portata a termine proprio l’inverno scorso: tuttavia la loro via passa a sinistra della “pera” (come è chiamata la parete per via della sua forma), proseguendo la linea logica individuata nei primissimi tiri anche dallo stesso Salvaterra e Adriano Cavallaro nel 1997.

Ma la parte centrale della Ovest è considerata da alcuni il vero “problema” alpinistico ancora aperto sulla montagna, la “vera Ovest”, tentata solo nell’ottobre del 1996 da Lorenzo Nadali, Pietro Dal Prá e Andrea Sarchi. I tre salirono proprio al centro del muro verticale e liscio ma dopo pochi tiri dovettero abbandonare (si veda la foto del sito alpinesketches.wordpress.com che tratteggia le vie sul versante Ovest della montagna). Salvaterra e Cavallaro nel ’97 avrebbero voluto continuare quella salita, ma quella volta cambiarono proposito e si spostarono a sinistra come hanno fatto poi i Ragni oltre 10 anni dopo.

torre Egger parete Ovest (Photo alpinesketches.wordpress.com)
torre Egger parete Ovest (Photo alpinesketches.wordpress.com)

“Quando avevo provato col mio grande amico Adriano Cavallaro non eravamo stati fortunati col tempo – ci aveva raccontato Salvaterra in un’intervista del marzo scorso, ricordando quella salita -. Eravamo rimasti in truna per 20 giorni. Eravamo attratti più dalla linea che avevano provato Sarchi-Nadali e Dal Prà: in quella splendida giornata eravamo sì andati all’attacco ma avevamo rinunciato subito in quanto quella linea ci sembrava troppo ostica per noi. Allora eravamo saliti più a sinistra”.

“Il paretone – concludeva Salvaterra sempre in quella intervista -? Una bella storia da tanti giorni in parete e tanto artificiale…”.

I giorni trascorsi in parete finora sono stati 10 ma mancherebbero alla vetta ancora circa 300 metri, sui quali Salvaterra e compagni vorrebbero ritornare l’anno prossimo. Scopriremo nei prossimi giorni come è stata la salita.

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