CAMPO BASE K2, Pakistan — Un gruppo di alpinsiti, guidato dal vicentino Mario Vielmo, ha già attrezzato campo 1 in una angusto angolo dello sperone Abruzzi. Mentre il capospedizione, Daniele Nardi, è in arrivo al campo base con il giornalista televisivo di Rai 2 Marco Mazzocchi.
La spedizione italiana "K2 Freedom", che punta dritta alla vetta della seconda montagna più alta della terra, è entrata nel vivo una settimana fa.
"Vielmo, con i suoi sette ottomila, è l’uomo di punta della spedizione" ci racconta Claudio Tessarolo, giornalista del Giornale di Vicenza al seguito della spedizione.
"In meno di sette giorni – continua Tessarolo -, insieme a Stefano Zavka e Michele Fait, ha già attrezzato campo uno a 6100 metri di quota, in un sito particolarmente angusto. Gli alpinisti sono stati costretti a lavorare alcune ore per sistemare con le piccozze la piazzola per la tenda dove pernottare. La via è molto tecnica, difficile e pericolosa per valanghe e scariche di pietrisco".
Nel frattempo al campo base è arrivato il capospedizione Daniele Nardi, laziale, che si era attardato per accompagnare Mazzocchi durante il trekking sul ghiacciaio del Baltoro. Il giornalista di Rai Due, che sta girando un documentario che andrà in onda in autunno, si trova però ancora a Concordia, ad un giorno di cammino dal base, per una sosta di riposo.
Ma la spedizione K2Freedom non ha solamente scopi alpinistici. Ha già raggiunti dei bellissimi risultati umanitari, e sarà impegnata in alcune importanti ricerche scientifiche. "Il dispensario Mazzoleni di Askole – racconta Tessarolo – è stato fornito di un cospicuo carico di medicinali mentre gli alpinisti si sottoporranno in quota a sperimentazioni con un avvenieristico cardiofrequenzimetro".
Ora, però, la concentrazione è sulla salita, che deve proseguire verso l’alto. "Negli ultimi giorni – conclude Tessarolo – il tempo si è stabilizzato al bello, così gli alpinisti sono già in procinto di partire per campo 2".
La spedizione K2 Freedom era partita dall’Italia il 3 giugno scorso.
Sara Sottocornola
Nella foto, la salita a campo 1 (courtesy of Claudio Tessarolo)
