VARSAVIA, Polonia — “Mai nella storia della Sud dell’Annapurna c’erano stati due exploit di questo livello. L’assolo di Ueli Steck e costituisce un nuovo standard per l’himalaysmo e la salita dei francesi Stephane Benoist e Yannick Graziani è senza precedenti nella storia dello stile alpino”. Con queste parole il celebre alpinista polacco Piotr Pustelnik ha commentato le recenti imprese dei tre alpinisti europei sull’ottomila nepalese, che per lui è stato l’ultimo, difficile, scoglio da superare nella corsa ai 14 ottomila.
“È anche incredibile che queste due salite siano avvenute quasi contemporaneamente – scrive Pustelnik sul suo blog nei giorni scorsi -. Sono stato sulla Sud dell’Annapurna due volte, e mi inchino di fronte a loro. Giù il cappello per il coraggio, la resistenza, l’esposizione, la tecnica brillante, e l’incredibile prestazione fisica di Steck. Anche i francesi mi ha impressionato, hanno affrontato condizioni pessime nella salita. Non c’è nessun commento da fare sulle loro salite. Bisogna ammirare e analizzare, perchè questo è un materiale eccellente che mostra la “cucina” delle attuali tendenze himalaiane”.
“Salita in velocità, di notte per evitare distacchi, lungo una parete molto difficile – ha detto Messner nei giorni scorsi sulla salita di Steck -. Ho grande rispetto per questa salita. Quello che ha messo in atto è l’unico modo che ti permette di salire una parete del genere, difficile e pericolosa, in stile alpino. Se qualcuno ha messo in dubbio la vetta di Steck solo perchè durante la salita ha perso il GPS, è solo invidioso. Vale la sua parola e comunque, se qualcuno poteva fare quella salita, era lui”.
Pustelnik regala al pubblico alcune foto della parete sud dell’Annapurna, dove sale la direttissima via di Lafaille seguita da Steck e dai francesi. Per visionarle, visita il suo blog al link in calce.
